Ad ogni modo, la domanda che sorge è: quale sarà il perfetto compagno di viaggio da coinvolgere in questa avventura?Problemino non da poco quello di scegliere il perfetto compagno di viaggio, anche perché se si sceglie quello sbagliato il viaggio rischia di tramutarsi in un una sorta di Cucine da Incubo in versione travel.
ESSERE SULLA STESSA LUNGHEZZA D’ONDA
La cosa più importante è individuare qualcuno che abbia una visione del viaggio più o meno simile alla vostra, se l’idea è quella di fare un viaggio zaino in spalla e dove dormo, dormo di certo scegliere qualcuno che fa 3 volte al mese a farsi la manicure potrebbe non rilevarsi la scelta più adatta. Non ho niente contro la cura personale, ma di certo non vorrei trovarmi dopo una settimana con il mio compagno di viaggio in preda a crisi isteriche perchè gli si è rotta un’unghia.
I PARANOICI NON CI PIACCIONO…
Se dovessi partire con un paranoico penso che potrei finire il mio viaggio in preda a degli spasmi. Durante un viaggio può succedere di tutto, ma come la mia mamma mi ha insegnato fin dalla tenera età, la storia non si fa nè con i “se” nè con i “ma”, quindi infilarsi in un labirinto di domande e di paranoie senza senso è assolutamente controproducente. Va bene essere prudenti, ma durante un viaggio tutto può succedere e bisogna avere la prontezza di riflessi per risolvere qualsiasi problema senza farsi prendere dal panico e, non necessariamente, indossando un caschetto da lavoro vita natural durante per paura che ci cada una tegola in testa. Domande come ” e se finiamo i soldi? e se perdiamo l’aereo? e se non troviamo da dormire? e se…” E se invece la smettessi?
… E I PRECISINI MEN CHE MENO
SERVE FLESSIBILITÀ e SPIRITO DI ADATTAMENTO
Alle volte non basta la buona volontà, non basta che il nostro papabile compagno di viaggio ci prometta che farà di tutto per adattarsi al nostro modo di viaggiare, se le sue abitudini sono completamente diverse. Quando si viaggia in due o più di due (e più si è più difficile è) bisogna trovare un punto d’incontro, da entrambe le parti c’è bisogno di flessibilità verso i gusti dell’altro, che però non devono essere agli antipodi, se voi amate andare per musei e la priorità del vostro compagno di viaggio è invece quella di starsene a letto la maggior parte del tempo, già non si va d’accordo. Insomma, se per una sera io voglio mangiarmi un paio di coticine e tu vuoi le ostriche, o si mangia formaggio e morta lì, oppure decisamente non ci siamo.
SCEGLIERE IL COMPAGNO DI VIAGGIO È UN PO’ COME SCEGLIERSI IL RAGAZZO
Ho passato i primi 9 giorni a mangiare hamburger, lievitando a vista d’occhio che quasi mi sentivo fin troppo a mio agio con le donnone americane, a camminare poco, a vedere quasi niente di quel che invece volevo vedere, discussioni sul dove dormire, crisi isteriche se non si riusciva a trovare un motel per la notte, perchè dormire in macchina non era minimamente contemplato. Un incubo che non ripeterò, tanto che ho iniziato a viaggiare da sola e vi dirò… decisamente non mi dispiace, anche perchè, sia chiaro, se si viaggia insieme l’ultima cosa da fare e rompere le palle al prossimo.