Come scegliere la scuola giusta per mio figlio

Creato il 09 giugno 2014 da Educareibambini

Come scegliere la scuola giusta è un problema che agita la sua manina nella mente di noi genitori sin dalla primissima infanzia dei nostri figli.

Ebbene, ci siamo…il nostro piccolo ha finalmente raggiunto il fatidico momento della scuola.

Certo, anche la scelta dell’asilo non è stata facile; non è mai semplice decidere a chi affidare il proprio figlio in nostra assenza, le preoccupazioni sono tante: sarà accudito amorevolmente? Mangerà in modo adeguato? Gli proporranno i giusti stimoli per il suo sviluppo psico-motorio?

Mille interrogativi che si possono racchiudere in un unico imperativo: il desiderio che lui/lei abbia sempre il meglio.

Ma nella scelta della scuola primaria l’asticella si alza ulteriormente, come scegliere la scuola giusta?

In gioco ora c’è anche l’apprendimento, e di nuovo ci facciamo prendere dal panico e iniziamo a battere a tappeto tutti gli istituti di zona, sconfinando senza alcun problema per andare a verificare con mano quella scuola di cui abbiamo sentito tanto parlar bene da altri genitori.

Di open day in open day la confusione cresce perché spesso ci rendiamo conto di quanto sia difficile prendere una decisione non avendo ben chiari i criteri sui quali basarci.

Come fare per scegliere la scuola giusta?

Questa è una domanda che mi sento fare spesso sulla quale ho maturato una mia personale visione, grazie al mio ruolo di educatore ma soprattutto per esperienza diretta, come padre di 4 figli che vanno dai 3 ai 18 anni e che hanno frequentato sia scuole private che scuole pubbliche.

Al di là del pubblico o del privato a mio avviso sono 7 i criteri validi sui quali un genitore dovrebbe andare a indagare e approfondire in fase di scelta.

Come scegliere la scuola giusta: Le ore di studio (e la qualità) dedicate alla lingua inglese

È inutile ricordare quanto sia importante l’acquisizione dell’inglese per muoversi in futuro in ambito professionale. Sappiamo bene che in questo la scuola pubblica certamente ha ancora molta strada da fare, a partire dalla professionalità degli insegnanti, per finire con lo scarsissimo tempo dedicato allo studio della lingua straniera (1 o 2 ore).

C’è da dire che il Ministero dell’Istruzione si sta muovendo in questo senso. Per esempio, in Lombardia dal 2010 si è partiti con il progetto sperimentale “Bilingual Education Italy / Istruzione Bilingue Italia (BEI/IBI) nella scuola primaria” nell’ambito del quale alcune materie curriculari vengono insegnate totalmente in inglese e ovviamente il numero di ore dedicato alla lingua è superiore.

Purtroppo ben poche scuole in questo momento funzionano così e le poche che ci sono normalmente vengono prese d’assalto con labili speranze per chi non rientra nei criteri di precedenza per accedere ad un determinato plesso.

Per chi invece propende per la scelta del privato le possibilità in questo senso si ampliano, perciò diventa un requisito di scelta a mio avviso irrinunciabile.

Sono sempre più numerose le scuole bilingue o, comunque, le scuole che dichiarano di offrire un percorso di studi dove la lingua straniera ha un peso importante. Facciamo attenzione quindi alla professionalità degli insegnanti preposti: quali sono i criteri di scelta degli insegnanti della seconda lingua? Sono madrelingua? Hanno una preparazione adeguata?

Ricordate che ciò che si acquisisce nei primi anni di vita è più facile che diventi un automatismo. Apprendere una lingua da piccolissimi è molto più semplice che non da grandi, quando la nostra mente acquisisce sempre più struttura verbale e farà sempre più fatica a fare lo switch da una lingua all’altra.

Come scegliere la scuola giusta: La proposta di attività extra-curriculari

Quando vi apprestate a partecipare all’ennesimo open day e gli insegnanti iniziano ad illustrarvi il famoso P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa, fate particolare attenzione alle attività extracurriculari che la scuola propone (musica, attività artistiche o fisiche, ecc.).

Sul programma didattico delle materie insegnate è vero che ogni scuola ha la facoltà d’interpretarlo e organizzarlo come crede, ma lo fa sempre nei limiti delle disposizioni ministeriali, mentre la grande differenza è data dalle attività che vengono proposte al di fuori dell’aula tradizionale.

Bisognerebbe non soffermarsi alla mera esposizione del P.O.F. ma chiedere alle maestre presenti quante volte hanno portato in gita la propria classe nell’anno in corso, se hanno proposto attività ludico/formative ai propri alunni per favorire l’apprendimento, ecc.

La risposta può rappresentare un indice significativo dell’impegno che un’insegnante mette nello svolgere la propria professione. Non permettete che vi raccontino “Avremmo voglia di fare tante cose ma purtroppo i fondi non ci sono….” Non è un segreto per nessuno che la scuola pubblica ha una costante fame di fondi, ma spesso ho notato come questo dato di fatto per molti diventi un alibi per fare sempre meno.

L’apprendimento passa anche attraverso l’esperienza e i risultati migliori si ottengono quando si riesce a conquistare l’attenzione dei bambini appassionandoli a un argomento, stimolandoli e facendoli divertire nell’eseguire un compito. Nella scelta della scuola giusta per i nostri figli questo elemento è fondamentale.

Come scegliere la scuola giusta: le Strutture logistiche

Anche l’ambiente ha la sua importanza nella scelta della scuola e quella prescelta deve poter offrire ad un bambino le strutture adeguate per l’attività sportiva e ricreativa.

Quanto la scuola si preoccupa che i propri alunni abbiano i giusti spazi e il giusto tempo per alternare lo studio all’attività motoria? Possiede spazi all’aperto? Nel programma didattico quanto tempo si dedica allo sport? Vi sono aree aperte dove i bambini possono “sfogare” le proprie energie e il desiderio di movimento durante gli intervalli?

Ma non solo; sappiamo bene quanto sia difficile, soprattutto per chi vive in una grande città, gestire un bambino che dopo la scuola si dedica ad attività sportive o artistiche. A volte gli spostamenti tra scuola e palestra del basket o di ginnastica ritmica sono così impegnativi da scoraggiare qualsiasi genitore a far intraprendere uno sport o un’attività artistica al proprio figlio. È un grande peccato e un problema che può essere facilmente risolto se la scuola ha la possibilità di offrire la propria struttura per le attività sportive o artistiche.

Un vantaggio da non sottovalutare che migliora la qualità della vita anche dei genitori.

Come scegliere la scuola giusta: Verificare l’opinione di genitori con figli già frequentanti

Ammetto che non è semplice interpretare impressioni e convinzioni degli altri genitori che potrebbero avere punti di vista molto diversi rispetto ai nostri sullo stile educativo e le modalità didattiche che noi riteniamo corrette.

È più facile quando il consiglio o il parere viene da persone che sentiamo affini a noi, che hanno più o meno le nostre idee in fatto di educazione, che conosciamo un po’ meglio e delle quali normalmente ci fidiamo. Quindi, teniamo da conto le loro impressioni, soprattutto l’opinione dei genitori che hanno bambini in quinta: i loro insegnanti potrebbero essere gli insegnanti ai quali affideremo nostro figlio per i prossimi cinque anni.

Chiedete a questi genitori che gite hanno fatto nell’anno in corso, quali proposte didattiche extrascolastiche hanno promosso gli insegnanti, quante mostre hanno visitato. La numerosità delle iniziative è un buon parametro per valutare l’impegno, la dedizione e la propositività.

Come scegliere la scuola giusta: Presenza dei genitori nella scuola

Il grado di presenza dei genitori nella scuola riveste un’importanza significativa per 3 motivi:

  1. Ove non solo è consentito ma gradito da parte del corpo docenti e dal dirigente scolastico è indice di grande apertura e volontà di affrontare un progetto educativo insieme alle famiglie, nell’ambito del quale lo scambio e il confronto è accettato come stimolo di crescita e miglioramento.
  2. La presenza dei genitori è anche indice d’interesse diretto verso l’attività della scuola e un supporto estremamente importante dove la scuola non può arrivare. Soprattutto nel pubblico, una scuola con una forte presenza dei genitori riesce a garantire quelle risorse che altrimenti non si riuscirebbe ad avere, non solo dal punto di vista economico ma anche operativo.
  3. L’organizzazione di eventi aggregativi, donare strumenti didattici, mettere a disposizione parte del proprio tempo per supportare le attività della scuola, sono gesti di grande importanza per il buon funzionamento di un istituto e contribuiscono a migliorare l’offerta didattica.
  4. Genitori presenti e interessati mantengono alto il livello di qualità dell’insegnamento.

Come scegliere la scuola giusta: Che tipo di supporto offre la scuola per i disturbi dell’apprendimento?

A livello statistico è sempre più probabile avere in classe bambini che hanno disturbi dell’apprendimento: dislessia, discalculia nei casi più classici, per arrivare a disturbi più complessi come i ritardi cognitivi o disagi psichici.

Sono bambini che ovviamente hanno un bisogno estremo di essere aiutati più degli altri, di poter contare su strumenti o programmi personalizzati che li aiutino a proseguire nello studio tenendo conto delle loro possibilità e capacità.

La scuola che vi state apprestando a scegliere, come interviene in questo senso? Che tipo di offerta di supporto propone? Con quali strumenti? E, soprattutto, con quali competenze da parte degli insegnanti?

I bambini con difficoltà devono essere messi in condizione di procedere con lo studio nel rispetto delle loro capacità, in massima integrazione con il resto della classe, così come è altrettanto giusto che il resto della classe avanzi secondo le proprie capacità. Ciò è reso possibile dalla professionalità delle insegnanti assegnate alla classe e dal supporto di insegnanti dedicati che dovrebbero avere competenze specifiche per aiutare i bambini in difficoltà. Il tipo di supporto ai DSA sono spesso lo specchio della qualità dell’insegnamento di tutta la scuola.

Come scegliere la scuola giusta: Come vengono selezionati gli insegnanti di sostegno?

L’insegnante di sostegno fa certamente la differenza per un bambino con difficoltà. Se ben preparato, ha gli strumenti e i metodi adeguati per intervenire con il giusto supporto e può aiutare anche i genitori affinché, a loro volta, affianchino il bambino aiutandolo nei compiti, svolgendo un importante ruolo di rinforzo che contribuirà a far tenere il passo con il resto della classe.

Accertatevi sui parametri di valutazione che la scuola adotta nella selezione degli insegnanti di sostegno – quando ovviamente questa è demandata direttamente alla facoltà del singolo istituto. La scuola, in fase di selezione, pretende che un insegnante abbia fatto studi specifici o corsi di specializzazione per operare con bambini con difficoltà? La scuola, valuta le esperienze pregresse dell’insegnante o è una corsa contro il tempo per assumere, entro l’inizio dell’anno scolastico, fra i pochi che si candidano?

L’attenzione alla qualità della docenza in fase di selezione è una garanzia in più che il dirigente scolastico ha a cuore l’apprendimento di tutti. Chiedete informazioni ai genitori di bambini con sostegno: migliore è la qualità del sostegno migliore la qualità della scuola.

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Come scegliere la scuola giusta per mio figlio by Marco Masella

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