Quando ci si trova di fronte al problema di scegliere uno sport, un’attività fisica o un percorso di fitness, in genere, si cade nell’errore di affidarsi alla logica comune che, per esempio, suggerisce alle ragazze e alle donne solo determinate discipline. Questa modalità di scelta, abbastanza retrograda ma ancora non del tutto superata, tende a privilegiare, nel caso di un soggetto di sesso femminile, sport come la danza, l’aerobica e l’equitazione, escludendone altri più “maschili”.
Ad andare da sempre controcorrente è la Dottoressa Maria Luisa Brandi, endocrinologa, che in occasione del II Congresso di Medicina Sportiva di Uliveto Terme, ha criticato fortemente questa ideologia senza alcuna base scientifica e che, in alcuni casi, porta addirittura le donne a scelte controproducenti per il loro corpo e la loro salute.
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