Come scegliere un processore AMD per PC desktop o notebook?

Creato il 06 marzo 2015 da D4rkid @ipertutti

A prescindere dall'utilizzo che vorrai farne, la scelta del processore riveste un ruolo fondamentale durante l'acquisto delle varie componenti di un PC. Infatti, per quanto possano essere buone e performanti tutte le altre componenti, una CPU inadeguata può influire negativamente sulle prestazioni dell'intero sistema. Ecco perciò che in questo articolo cercherò di spiegarti come scegliere un processore AMD sia per computer desktop che per notebook.

Per il settore che riguarda i computer fissi, AMD attualmente offre i processori in due distinte famiglie:

  • le classiche CPU (generalmente basate sull'architettura x86);
  • le APU (da Accelerated Processing Unit) ovvero dei particolari processori che incorporano al loro interno sia l'architettura di una CPU che quella di una GPU.

Oggigiorno, infatti, quasi la totalità dei processori disponibili (per computer desktop e per notebook), hanno al loro interno una CPU, una GPU e, sempre più spesso, anche un controller di memoria ed un controller PCI Express (cioè dei circuiti digitali che gestiscono il trasferimento dei dati rispettivamente dalla CPU alla memoria del sistema e dalla CPU alla scheda video dedicata). Sebbene non tutte possano essere considerate come delle vere e proprie APU, sembra che ormai la maggior parte dei processori che si trovano in commercio abbiano integrato il comparto grafico quindi, per cercare di chiarirti le idee, ho diviso i processori disponibili per computer desktop non per tipo ma piuttosto in base a tre diverse fasce di prezzo: bassa, media e alta.

Le soluzioni di questa fascia sono indicate per chi ha un budget per la CPU al massimo intorno i 90 euro. In particolare, in questa categoria è possibile trovare:

  • le APU (basate sul socket AM1) che attualmente si dividono in due di tipo Athlon (con architettura quad core) e due di tipo Sempron (uno quad core e l'altro dual core);
  • le classiche CPU che al momento si dividono in Sempron (basati sul socket AM2 o AM3), Athlon (basati sul socket FM2/FM2+) e Athlon II (basati sul socket FM1/AM3).

Per quanto riguarda le APU, queste prevedono l'utilizzo di un formato di tipo Micro-ATX (ma anche Mini-ITX) e quindi sono delle piattaforme indicate per chi vuole avere un computer di piccole dimensioni dotato delle tecnologie più moderne ma con delle prestazioni alquanto limitate. Per quanto riguarda invece le CPU, c'è da dire che pur avendo delle prestazioni mediamente superiori rispetto alle controparti APU, le CPU Sempron e Athlon II sono purtroppo delle soluzioni alquanto obsolete (infatti i modelli più recenti risalgono al 2012), ragion per cui, se vuoi avere un processore tecnologicamente più aggiornato, ti consiglio di sceglierne uno della famiglia Athlon.

I processori che si trovano in questa fascia di prezzo sono indicati per chi ha un budget per la CPU compreso all'incirca tra i 70 e i 150 euro. Fanno parte di questa categoria esclusivamente le APU (basate sul socket FM2/FM2+) della serie A mediante i modelli A4, A6, A8 e A10 (dei quali esistono anche alcune versioni Pro che AMD dedica al settore business).
Particolarmente indicate per chi è alla ricerca di un buon compromesso tra prezzo e prestazioni, queste APU sono dei prodotti tecnologicamente aggiornati, oltre ad essere abbastanza economici ed efficienti, e quindi, tutto sommato, possono essere pure impiegati (magari anche con l'ausilio di una scheda video discreta) per quei computer destinati ad applicazioni e giochi che non richiedono molta potenza elaborativa.

I processori che si trovano in questa fascia di prezzo sono indicati per chi ha un budget per la CPU compreso all'incirca tra gli 80 e i 300 euro. Fanno parte di questa categoria esclusivamente le CPU della famiglia FX basate sul socket AM3+ (anche se in commercio è possibile trovare ancora le vecchie CPU della serie Phenom II che utilizzano invece il socket AM3).
Purtroppo i processori della famiglia FX non vengono aggiornati da diverso tempo (infatti, l'ultimo aggiornamento di questa piattaforma risale al 2012 (con l'introduzione dei core Piledriver)) e quindi per poter supportare le nuove tecnologie (come, ad esempio, le USB 3.0) devono essere dotati di controller ausiliari. Inoltre, nonostante l'utilizzo delle istruzioni AES, AVX, XOP ed FMA, anche il set di istruzioni supportato dalle diverse CPU, è rimasto alquanto stabile (al contrario delle soluzioni APU della serie A che, non solo forniscono il supporto nativo a tecnologie più recenti, ma hanno anche funzioni di controllo e di risparmio energetico più aggiornate).
Un aspetto che forse non tutti sanno dei processori della famiglia FX è che per avere a disposizione delle CPU fino a otto core, questi processori in realtà utilizzano fino a quattro blocchi dual core e non singoli core autonomi (come avviene invece nelle soluzioni Intel Core i7 che, per eseguire otto thread con quattro core fisici, utilizzano la tecnologia Hyper-Threading).
Le prestazioni offerte dai processori della serie FX sono quindi adatte a chi vuole realizzare un computer in grado di eseguire giochi e applicazioni di una certa complessità (mediante l'ausilio di una scheda video di fascia media o alta). Tuttavia, proprio a causa di questa loro obsolescenza, se vuoi assemblare un sistema con delle prestazioni elevate (e con dei consumi più contenuti) il mio consiglio è quello di preferire una delle più recenti soluzioni Intel Core (che però hanno un prezzo di partenza alquanto superiore).

Per quanto riguarda i computer portatili, AMD propone esclusivamente delle soluzioni che utilizzano delle APU. In particolare è possibile distinguere tra quattro diverse tipologie:

  • Serie A: divisa a sua volta in A4, A6, A8 e A10 (delle quali esistono anche alcune versioni Pro che AMD dedica al settore business);
  • Serie E: che rappresenta la serie più economica e che è divisa a sua volta nella serie E1 e in quella E2;
  • Serie FX: della quale fanno parte soltanto i modelli con le prestazioni migliori;
  • Serie Micro: divisa in E1 Micro, A4 Micro e A10 Micro ed indicata soprattutto per i tablet e i sistemi convertibili (chiamati anche sistemi "2 in 1″).

Sia la serie E che quella Micro sono adeguate a chi bada principalmente ai consumi piuttosto che alle mere prestazioni. La serie A, insieme alla serie FX, rappresentano invece la scelta ideale per chi vuole avere un notebook con delle buone/ottime prestazioni (a seconda del modello scelto) in grado di eseguire senza particolari difficoltà tutte quelle applicazioni e quei giochi che richiedono una certa potenza elaborativa.

A prescindere dal fatto che siano per desktop o per notebook, sia le CPU che le APU vengono sempre identificate attraverso dei specifici nomi e delle eventuali sigle. Per scegliere il processore più adatto alle tue esigenze, cercherò quindi di chiarirti le idee anche su questi aspetti mediante alcuni semplici esempi.
Prendiamo perciò due processori desktop della famiglia FX: l' FX 8350 e l' FX 4100:

Seguendo la tabella, nel primo caso abbiamo un processore della famiglia FX con otto core che appartiene alla terza generazione della serie FX e con un numero del modello (che serve solamente ad indicare che si tratta di un processore più o meno veloce rispetto ad un'altra CPU) pari a 50. Nel secondo caso abbiamo sempre un processore della famiglia FX ma questa volta con quattro core, che appartiene invece alla prima generazione della serie FX e con un numero del modello pari a 00 (ad indicare cioè che si tratta del modello base).
Prendiamo adesso invece due APU per notebook: l' A10-7300 e l' A4-5150M:

Questa volta nel primo caso abbiamo un processore della famiglia A10 (in teoria, più è grande la cifra a fianco la prima lettera e maggiore è il numero di core di CPU e GPU, ma non sempre è così), che appartiene alla settima generazione della serie A e con un numero del modello pari a 300. Nel secondo caso abbiamo invece un processore della famiglia A4 che appartiene alla quinta generazione della serie A, con un numero del modello pari a 150 ed, inoltre, la presenza del suffisso M ad indicare, cioè, che si tratta di un processore per notebook (appartenente ai modelli del 2013). In commercio, infatti, i vari nomi delle CPU/APU (sia per computer desktop che per notebook) possono avere anche dei suffissi che, a seconda dei casi, specificano una caratteristica particolare. Ad esempio, K indica i modelli, che una volta venivano chiamati black edition, che hanno il moltiplicatore sbloccato (cioè che permettono di fare più facilmente dell' overclock), E indica i modelli con un TDP pari a 95 watt, T indica i modelli con un TDP pari a 45 watt mentre P indica i modelli con un TDP pari a 35 watt.
C'è da dire però che, purtroppo, non sempre sono valide queste regole, infatti possono esserci anche delle eccezioni (sia per quanto riguarda il nome e/o il numero del modello sia per quanto riguarda eventuali suffissi) e quindi, la cosa migliore da fare prima di comprare un processore, è informarsi preventivamente il più possibile (anche tenendo conto di probabili modifiche) attraverso il sito ufficiale dell'AMD.

Infine volevo precisare che, salvo particolari esigenze, quando si compra una CPU, non è necessario acquistare per forza anche un dissipatore dedicato infatti, la maggior parte dei processori disponibili per computer desktop, viene sempre venduta insieme al dissipatore standard (tant'è vero che questa tipologia di CPU prende anche il nome di box o boxed) al contrario dei processori cosiddetti tray che oltre a non avere il dissipatore hanno anche una garanzia di due anni contro i consueti tre dei processori boxed (per il semplice fatto che i processori tray sono dei prodotti destinati agli OEM mentre quelli boxed sono rivolti al consumatore finale). Arrivati a questo punto dovresti comunque sapere come scegliere un processore AMD sia per computer desktop che per notebook.


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