Major memory for microblogs, uno studio statunitense di psicologia cognitiva recentemente pubblicato sul Journal Memory & Cognition, ha rivelato che ricordiamo più facilmente frasi brevi, sponanee e naturali. Gli “inutili” aggiornamenti di Facebook sono una volta e mezza più memorabili di Dante.
Blogger e web writer freelance condividono la preoccupazione di dover attrarre l’attenzione dei lettori, il popolo della rete. Oltre a essere letti si vorrebbe, però, anche essere ricordati. Comprendere come funziona la mente umana e la memoria è, forse, la chiave per capire come lasciare un segno anche nella mente dei lettori.
Un buon titolo (un buon titolo)
Un titolo acuto, divertente, accattivante e allo stesso tempo non troppo lungo incuriosisce il lettore e lo porta a leggere l’articolo. Spesso ci vuole del tempo per trovare il titolo giusto, ma non è tempo perso. Senza un bun titolo, tutto l’articolo ne risente.
Anche il sommario vuole la sua parte
Se il titolo è importante, il sommario, le poche righe che seguono il titolo, riassumendo il fulcro dell’articolo, lo è altrettanto. È dopo le prime righe che si decide se continuare a leggere. Inoltre queste stesse righe sono quelle che compaiono quando si condivide un articolo su Facebook (se non si usano specifici tools per lavorare alle meta-descriptions).
Le immagini non hanno tutta questa importanza
Una fotografia o un disegno possono vivacizzare una pagina e spezzare la monotonia del testo, delle parole. Nella scelta dell’immagine è bene optare per qualcosa che sia direttamente collegato all’articolo e, ancora meglio, al titolo, mettendolo in rilievo. Un’immagine troppo bella distoglie l’attenzione del lettore dal testo.
Un po’ di gossip non guasta mai
I dati emersi dagli esperimenti condotti da Mickes et al. e riportati in Major memory for microblogs, hanno dimostrato che sono i post di Facebook le frasi più semplici da memorizzare. Perché ricordiamo più facilmente che la sorella del fidanzato di un’amica ha un nuovo gatto, rispetto all’incontro tra Ulisse e Dante nel 26° canto dell’Inferno? Le ipotesi che i ricercatori hanno proposto sono molte, sembra che il “carattere gossipparo” dei post di Facebook abbia un notevole impatto sulla mente umana, frasi acute e divertenti risultano più memorabili. Quindi, caro web writer freelance, nei tuoi articoli, anche se tratti argomenti seri e/o complessi, introduci delle battute, giochi di parole, humor.
Un corpo di testo leggero leggero
Nella memorabilità giocano un ruolo importante anche la completezza e la coerenza dei commenti, in Facebook in poche righe si formulano pensieri completi su temi relazionali o pratici. Per quanto sia possibile nei tuoi pezzi, cerca di scrivere frasi brevi, coerenti e complete. Tenta di comunicare nel modo più diretto possibile. Anche dividere il testo in piccoli paragrafi coerenti internamente e assegnare loro un titoletto può aiutare la memoria (e facilitare la lettura).
Non complicarti la vita
È in particolar modo la spontaneità a rendere i post di Facebook indimenticabili, a quanto pare riproducono il flusso dei pensieri, risultano più simili ai processi mentali spontanei e alla lingua parlata rispetto a quella scritta. Con i social network si sperimenta un particolare tipo di relazione: scrivendo, si fa conversazione. Sembra che l’uso pervasivo dei social network stia influenzando la parola scritta, rendendola più colloquiale, c’è anche chi parla di una nuova forma di “oralità scritta”. Inoltre più un pensiero è facilmente concepito più è semplice ricordarlo. Caro web writer freelance, cerca quindi di utilizzare una scrittura più colloquiale, tenendo sempre presente le esigenze del tuo lettore tipo.
Lunga vita ai commenti
In uno degli esperimenti condotti dai ricercatori dell’Università della California San Diego e dell’Università di Scranton e raccolti in Major memory for microblogs, i commenti a seguito degli articoli della Cnn risultavano più facilmente memorizzabili delle singole frasi degli articoli stessi o dei loro titoli. Quindi cosa devi sperare se sei un web writer freelance? Che ci siano tanti commenti ai tuoi post, semplice! Se i tuoi lettori ricorderanno poche frasi dei tuoi articoli, forse, non dimenticheranno i commenti e, in qualche modo, nemmeno te. Se nel blog che dirigi o in quelli con cui collabori non è stata prevista la possibilità di commentare, introducila, e sfrutta al meglio la potenzialità dei social network, condividi i tuoi articoli migliori con una frase d’impatto.
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