(Filastrocche per un post conclusivo ancorché sconclusionato)
Mi sento una stanchezza addosso… Come se tutta la settimana avessi corso una maratona, con lei sempre alle calcagna, e poi avessi inchiodato di colpo sul traguardo, e la stanchezza, girata da un’altra parte, mi fosse arrivata addosso con tutta la sua forza.
Come un tamponamento al semaforo.
Ora ho la cervicale indolenzita, come se subissi gli effetti di un colpo di frusta.
Avrei bisogno di un massaggio, o forse, almeno di un collarino. Possibilmente di perle.
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Milanese: Allora, allora, come va?
Romana: E come deve andare, da venerdì.
Milanese: Beh, pensa che domani è festa
Teatino:
Domani è festa
si mangia la minestra
la minestra non mi piace
si mangia pane e brace
la brace è troppo nera
si mangia pane e pera
la pera è troppo bianca
si mangia pane e panca
la panca è troppo dura
si va a letto addirittura
Napoletano:
Basta
Fagioli con la pasta
La pasta non è cotta
Mi mangio la ricotta
La ricotta non mi piace
Mi mangio pane e brace
La brace è troppo nera
Mi mangio pane e pera
(Ma è consentita la variante di chi è nato ad Aprilia: Mi mangio cacio e pera)
Foggiano:
Questa filastrocca non esiste a Foggia.
Teatino:
Ma che dici, mio nonno era di Foggia, me la cantava tutte le sere.
Romana:
Buonanotte.