Come se il tempo fosse uno stato d’animo assente e lontano.Come se le pieghe fossero piani e le curve prive di prospettiva.Come se non ci fossero riflessi ed i specchi non fossero immagine di quello che hanno davanti,ma uno spazio che continua da quello che hanno dietro.Come non ci fosse gravità.Come se la sabbia volasse ed il cielo fosse marea a terraed il mare non avesse onde e fosse bianco privo di moto.Come se il suono non avesse uditoe le corde fossero tutte libere e potabili.Come se l’acqua fosse sporca e non avessi setee le crepe non fossero conseguenza di una sterile ariditàma fondamenta fertili di una vita priva di conversione.Come se lo strappo cucisse e non fosse punto di rottura.Come non ci fosse più porositàed il liquidi galleggiassero come sul vetro.Come non ci fossero frammentima solo identità distinte, coscienti e logiche.Come se le pagine rimanessero bianchee non ci fossero pensieri a renderle merito.Come se le tue labbra fossero spineed i tuoi capelli fili d’acciaio legati ai miei tendini viziatied i tuoi occhi fossero argento vivo che parlano di ciò che voglioe le tue parole fossero solo verbo all’infinitoed il tuo sangue fosse nero inchiostro nei miei desiderie la tua pelle fosse solo fumo scuro tra le mie avide dita e l’aria che respiri di piombo freddo sulla mia boccae non ci fosse fiato sotto sforzo,ma solo polvere maleducata che si posa dove vuole,senza alcuna contaminazione.Come se bruciassi ancora, come me.Come fossi ad un passo.Come se il problema fossi tu.
Come se il tempo fosse uno stato d’animo assente e lontano.Come se le pieghe fossero piani e le curve prive di prospettiva.Come se non ci fossero riflessi ed i specchi non fossero immagine di quello che hanno davanti,ma uno spazio che continua da quello che hanno dietro.Come non ci fosse gravità.Come se la sabbia volasse ed il cielo fosse marea a terraed il mare non avesse onde e fosse bianco privo di moto.Come se il suono non avesse uditoe le corde fossero tutte libere e potabili.Come se l’acqua fosse sporca e non avessi setee le crepe non fossero conseguenza di una sterile ariditàma fondamenta fertili di una vita priva di conversione.Come se lo strappo cucisse e non fosse punto di rottura.Come non ci fosse più porositàed il liquidi galleggiassero come sul vetro.Come non ci fossero frammentima solo identità distinte, coscienti e logiche.Come se le pagine rimanessero bianchee non ci fossero pensieri a renderle merito.Come se le tue labbra fossero spineed i tuoi capelli fili d’acciaio legati ai miei tendini viziatied i tuoi occhi fossero argento vivo che parlano di ciò che voglioe le tue parole fossero solo verbo all’infinitoed il tuo sangue fosse nero inchiostro nei miei desiderie la tua pelle fosse solo fumo scuro tra le mie avide dita e l’aria che respiri di piombo freddo sulla mia boccae non ci fosse fiato sotto sforzo,ma solo polvere maleducata che si posa dove vuole,senza alcuna contaminazione.Come se bruciassi ancora, come me.Come fossi ad un passo.Come se il problema fossi tu.
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