Il prato, lo abbiamo detto e ripetuto più volte, è la parte più interessante di un giardino, oltre che la più gradevole dal punto di vista estetico. Questo elemento, infatti, si fonde con gli altri ( alberi, piante, arredi, ecc.) per dare vita a un ambiente naturale adatto al relax e al costante contatto con la vegetazione che lo anima. Il prato così come lo immaginiamo, ovvero verde, sano e rigoglioso, non è il frutto di un evento casuale o di un colpo di fortuna, ma di un impegno volto alla creazione del prato così come lo abbiamo sempre desiderato. Il manto verde naturale si ottiene generalmente dalla semina. E’ da questa, infatti, che si gettano le basi per creare quel prato verde e decorativo che tutti noi conosciamo come “prato inglese”. In realtà, con la semina si possono creare diverse tipologie di prati: sportivi, rustici, classici, fioriti, ecc. Il risultato dipenderà sempre dal tipo di semi usati e dalla modalità di distribuzione degli stessi. Prima della semina, però, per favorire l’attecchimento e lo sviluppo dell’erba, bisogna procedere a lavorare il terreno. Seguendo alcune semplici regole, infatti, si può riuscire ad avere un prato verde, sano, rigoglioso, durevole ed esteticamente gradevole.
Come procedere
Come seminare
La semina del prato si può effettuare a mano o con una macchina spargi semi. La scelta della macchina si rivela necessaria quando si devono seminare grandi superfici. Una buona semina prevede almeno 50 grammi di semi ogni metro quadro. Nella semina a mano, spargere metà dei semi in una direzione e l’altra metà in senso contrario. La seconda metà si può anche spargere formando un angolo retto con la direzione precedente. Nella semina a mano i semi vanno sparsi all’interno di una griglia formata da fili e paletti, in tal modo si garantisce che gli stessi semi vadano a finire nelle zolle di terreno dove dovranno attecchire, germogliare e radicare. La semina meccanizzata, da effettuare con la macchina spargi semi, prevede la distribuzione della prima metà di semi in senso longitudinale. Completata questa prima operazione, si passa la macchina spargendo l’altra metà di semi in senso trasversale. Dopo la semina, il terreno va compattato con il rastrello per favorire la penetrazione dei semi. Il suolo va anche mantenuto costantemente umido. In genere, la semina viene sempre seguita da una prima annaffiattura. Se il suolo è naturalmente umido, l’annaffiatura si può effettuare non appena appare asciutto.
Quando seminare
Non esistono regole fisse sul periodo della semina. In genere si preferisce seminare in autunno e in primavera. La stagione ideale è comunque l’inizio dell’autunno, perché il terreno è ancora caldo e le prime piogge possono mantenere costante la sua umidità. La giornata della semina deve essere priva di vento( per evitare la dispersione dei semi) e di pioggia. La semina primaverile non è vietata, ma in questa stagione si rischia di stressare l’erba che nascerà con improvvise gelate e con la presenza delle piante infestanti. Alcuni appassionati di giardinaggio preferiscono seminare in estate. Nulla vieta di creare il prato anche in questa stagione. Bisogna solo irrigare più frequentemente e costantemente, perché in caso contrario i semi rischiano di non attecchire. Con le giuste attenzioni, l’erba del prato crescerà in tre settimane. Nel suo primo anno di vita, bisogna evitare di camminare sul prato o di giocarvi. L’assenza di traumi e stress consente il rafforzamento delle radici e dell’erba. Per evitare danneggiamenti dei semi, bisogna tenere lontani gli uccelli con dispositivi idonei. I voltatili, infatti, tendono a nutrirsi di sementi e a beccarli sul terreno. Nell’area seminata evitare anche di posarvi tubi di acqua o di impianti di irrigazione. Il loro peso potrebbe danneggiare il processo di attecchimento dei semi. La semina, eseguita con cura e attenzione, darà vita a uno stupendo prato verde. Il prato, solitamente, matura in tre settimane. Dopo che l’erba avrà raggiunto un’altezza di dieci centimetri si potrà procedere al primo taglio.