Come si calcolano le tasse nel regime forfettario dei minimi con i coefficienti ATECO

Da Raffa269

Vediamo come si calcolano in pratica le tasse relative Regime forfettario dei contribuenti minimi in vigore dal 1 gennaio 2015 e aggiornato dalla legge di stabilità 2016 che ha ridotto l'aliquota dal 15% al 5% per cinque anni, in quanto la metodologia di calcolo è diversa da tutti regimi forfettari che abbiamo conosciuto in passato, facendo degli esempi e cercando di fornire qualche chiarimento in più alle vostre domande.

Cambia anche le tempistiche di versamento?

Fortunatamente il legislatore ha avuto il cuore di non modificare anche le scadenze per non fare impazzire il commercialista che già si devono scontrare con una sventagliata di adempimenti durante tutto l'arco dell'anno per cui il versamento delle tasse o imposte degli aderenti al regime forfettario dei contribuenti minimi, seguirà la stessa tempistica prevista per il versamento delle persone fisiche:

SALDO + PRIMO ACCONTO:

Entro il 16 giugno verserete il saldo relativo all'anno d'imposta precedente più il l'acconto da versare per l'anno d'imposta successivo da calcolare nella misura del 40% oppure entro il 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%.

SECONDO ACCONTO

Entro il 30 novembre dovrà essere versato il secondo acconto. Va da sé che nel primo anno di applicazione o di apertura della partita Iva, vi troverete avversare il primo anno un bel po' di imposte e tasse mentre a partire dal secondo anno di attività, alla scadenza del saldo di giugno , probabilmente, verserete pochissime imposte per via del precedente versamento degli acconti o potrete andare a credito a meno ché il vostro volume di attività non sia stato particolarmente felice ed abbia conosciuto una fase di sviluppo superiore a quella dell'anno precedente.

Come si calcolano le imposte nel regime forfettario dei minimi

Per la determinazione del reddito imponibile diventa determinante l'individuazione del codice ATeco esiste che sarebbe quel codice che avete indicato nel modello di apertura della partita Iva o il vostro commercialista che ve la ha aperta.

Questo perché il legislatore associa a ciascun codice un coefficiente di redditività che troverete indicato nel famoso allegato numero 4 della legge 190 del 2014 successivamente modificato di € 10.000 € 15.000 dalla legge di stabilità 2016.

Inoltre è possibile scomputare per i primi cinque anni di attività e contributi previdenziali versati in base a disposizioni di legge comprensivi anche degli eventuali contributi Inps versati a collaboratori familiari fiscalmente a carico. Eventuale questo sarà portato in deduzione dal reddito complessivo della persona fisica e quindi non solo verrebbe imponibile derivante dall'attività professionale in base alle disposizioni contenute nell'articolo 10 del TUIR.

Riduzione dell'aliquota dal 15% al 5%: quando scatta

La novità più sostanziosa introdotta dalla legge di stabilità riguarda proprio la riduzione dell'aliquota prevista per il regime forfettario dei contribuenti minimi che scende dal 15% al 5% alle ricorrere di alcune condizioni prima fra tutte il rispetto del principio della novità nell'esercizio dell'attività e per i successivi 5 anni dall'apertura a meno che non siete entrati nel regime lo scorso anno e volete beneficiare dell'aliquota ridotta già da questo ann nel qual caso potrete beneficiare del 5% solo per quattro anni.

Il principio della novità si sostanzia nell'impossibilità da parte del contribuente che voglio trattare del regime dei minimi di aver esercitato nei tre anni precedenti l'iscrizione al regime agevolato di attività artistica professionale di impresa anche in forma associata familiare.

L'attività da esercitare non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l'attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell'esercizio di arti o professioni.

Qualora venga proseguita un'attività svolta in precedenza da altro soggetto, l'ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d'imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti previsti nell' allegato numero 4 della legge 190 del 2014. e come indicati nella tabella di sintesi qui di seguito riportata che si diversificano a seconda del codice Ateco adottato;

Ma non basta in quanto le spese sostenute per lavoratori dipendenti, collaboratori anche occasionali o a progetto o erogati anche sotto forma di utili da partecipazione agli associati e le spese per prestazioni di lavoro similari non devono essere state superiori complessivamente a 5 mila euro lordi annui.

Inoltre c'è anche il limite del costo complessivo di 20 mila euro per l'acquisto di beni strumentali da calcolare al lordo degli ammortamenti e ponderato in base all'eventuale utilizzo promiscuo del bene. A tal fine vi segnalo l'articolo di approfondimento sul calcolo del limite dei 20 mila euro per i contribuenti minimi e forfettari.

Coefficienti di redditività ATECOFIN 2007

Ve ne indico alcuni, così potete farvi un'idea subito del limite mentre nei prossimi giorni vi farò avere una tabella riassuntiva sempre in questo articolo per le categorie residuali

PROGRESSIVOGRUPPO DI SETTORECODICI ATTIVITÀ ATECO 2007LIMITE

COEFFICIENTE REDDITIVITÀ

DEI RICAVI/COMPENSI

(da rivedere nel 2016)

8

Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari ed Assicurativi

(64 - 65 - 66) - (69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75) - (85) - (86 - 87 - 88)

15.000

78%

9Altre attività economiche

(01 - 02 - 03) - (05- 06 - 07 - 08 - 09) - (12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33) - (35) - (36 - 37 - 38 - 39) - (49 - 50 - 51 - 52 - 53) - (58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63) - (77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82) -(84) - (90 - 91 - 92 - 93) - (94 - 95 - 96) - (97 - 98) - (99)

67%

Esempio con giovani professionisti, avvocati, commercialisti e simili

Se facciamo l'esempio con i lavoratori autonomi professionisti come commercialisti o avvocati, per esempio vediamo che il limite è di 20 mila euro ed il coefficiente di redditività è del 78% per cui il reddito imponibile è di 15.600 e l'imposta dei minimi sarà pari al 15% ossia 2.340 euro mentre nel nuovo scenderà al 5% per cui solo 780 euro. Inoltre il limite dei ricavi si innalzerà dal 2016 di 15 mila euro. Provate confrontare questo livello di tassazione con quello ordinario che prevede gli scaglioni Irpef vi renderete conto di quanto sia importante e conveniente la permanenza nel regime dei minimi. Vi dico solo che il primo scaglione di reddito prevede una tassazione del 23%.

In rosso trovate appunto alcuni codici attività che contraddistinguono le attività professionali i cui redditi saranno tassati forfettariamente sul 78% dei compensi percepiti ossia incassati nell'anno applicando l'aliquota vigente del 5% (prima del 15%).

Una volta che avete determinato il reddito imponibile e avete applicato il 5% non vi resta che versarle e che forse è la parte più dolorosa (mai come quella di un contribuente ordinario l'ultimo scaglione Irpef però).

Codici Tributo da utilizzare

A tal proposito vi segnalo l'articolo dedicato alla compilazione del modello F24 per il versamento delle tasse con i codici tributo del regime forfettario dei contribuenti minimi 2016.