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La mosca dell'olivo è il parassita più temuto e più dannoso per le
piante di ulivo.Tipica dell'area mediterranea e del Sud Africa, da alcuni decenni si riscontra la sua presenza anche in California.Le mosche adulte si riconoscono per la piccola macchia scura all'apice dell'ala e per l'estensione, stretta e allungata, della cellula anale.L'esemplare maschio è più piccolo rispetto alla femmina. Quest'ultima misura circa 4 - 5 millimetri, ha il capo giallo e l'addome castano chiaro con macchiettature.La femmina comincia a deporre le uova in estate inoltrata su olive grandi 6 -7 millimetri. La traccia della deposizione è una puntura di colore verde, quando è stata appena praticata, che diventa scura, sul bruno giallastro, quando la ferita sull'oliva si cicatrizza. Con una puntura viene deposto un solo uovo nel frutto, che si schiude dopo due, tre giorni in estate, e dopo una decina di giorni se è autunno. La larva che nasce dall'uovo scava un cunicolo nella polpa dellì'oliva, fino ad arrivare al nocciolo. In estate la mosca depone 2 - 4 uova al giorno, in autunno anche 10 - 20 al giorno.
La larva subisce due mute all'interno dell'oliva. In prossimità della terza muta si avvicina alla buccia e rode la polpa, lasciando un sottilissimo strato che romperà quando è pronta ad uscire. In questa fase l'oliva dà chiari segni della sua sofferenza e della presenza della larva, diventando scura. La larva buca l'oliva e si lascia cadere al suolo, dove avviene l'impupamento, e cioè l'ultima fase dello sviluppo, che vedrà uscire l'insetto adulto.Un ciclo completo, da larva a mosca, dura in media 3 settimane e in una stagione si possono avere anche 6 - 7 generazioni.Quando un uliveto è attaccato da questo parassita in tarda estate o in autunno, i danni sono maggiori perché il prodotto sarà più scarso, il gusto più acido e l'aroma rovinato dall'odore di muffa.La necessità della mosca di nutrirsi di proteine viene studiata e valutata, al fine di trovare rimedi validi per combatterla.
Dopo tutte le considerazioni fatte finora, appare chiaro quanto sia importante la lotta contro questo parassita. Questa può avvenire sia con metodi chimici, sia in modo biologico o biotecnico. Accorgersi della comparsa delle larve all'inizio dell'infestazione è importante per aumentare la possibilità di vittoria. Il trattamento diventa necessario quando il 10% della produzione è attaccato dalla mosca. Nelle coltivazioni di medie dimensioni, e soprattutto nelle zone del sud Italia, può avere buoni risultati la lotta biotecnica, mediate trappole che eliminano gran parte delle mosche, mantenendo bassa la popolazione di questi parassiti.Un rimedio praticabile per coltivazioni quasi familiari è quello di appendere agli alberi bottiglie in plastica alle quali sono praticati due fori di una decina di millimetri. Nelle bottiglie va messa una soluzione di aceto di vino e miele, oppure di acqua e pesce, che marcendo attirerà le mosche nella bottiglia, facendole rimanere imprigionate.
La battaglia contro le mosche dell'olivo, cercando di evitare anche i pesticidi a basso impatto ambientale come il dimetoato o la deltametina, può avvenire mediante l'aiuto di insetti utili antagonisti della mosca.A questo scopo sono utili le siepi che vengono lasciate crescere in luoghi limitrofi agli uliveti, proprio per consentire a questi insetti di stabilirsi e combattere el mosche. Gli insetti cosiddetti buoni che contrastano la mosca dell'ulivo sono il Psytallia concolor, un insetto d'importazione, ma che si è ben adattato al clima dell'Italia, rivelandosi molto utile in questo tipo di lotta biologica. Altrettanto valido è il Fopius Arisanus, che trova il suo habitat preferito nei climi caldi e secchi.E' anche importante considerare che le giornate estive molto calde e secche, con una temperatura superiore ai 32 gradi e assenza di pioggia, provoca una consistente moria sia di uova che di larve all'interno delle olive. Durante le giornate molto calde la mosca non depone uova.Nelle zone del sud si cerca di evitare le infestazioni autunnali anticipando il raccolto.La lotta alla mosca dell'olivo è in continuo sviluppo.