Come si comportano i turisti da noi? When in Rome... Una lettera

Creato il 27 luglio 2013 da Romafaschifo
Con l'arrivo della stagione calda e la vagonata di turisti che si incontrano sulle nostre strade, non può mancare, tipico di stagione, il bagno in ammollo nelle fontane storiche. Mi capita giornalmente di vedere turisti di tutte le nazioni ed età che passeggiano placidi tra i getti della fontana dell'Ara Pacis o perché no, con i loro bei pantaloncini e canotte, si mettono proprio a prendere il sole come fossero al mare.
Ovviamente di questi esempi se ne possono fare tantissimi (dalla Fontana delle Tartarughe in piazza Mattei; la fontana sotto la colonna davanti la Basilica di Santa Maria Maggiore; la fontana in Piazza delle Rotonda; la fontana dell'Acqua Paola al Gianicolo..). In molti luoghi più gettonati, il vigile di turno si mette lì con il suo fischietto e, a danno delle orecchie dei poveri passanti, con un paio di PPPRPPPRPP e PPPRPPRP cerca di far tornare sulla retta via, l'accaldato di turno.
Purtroppo, spesso non solo mi trovo a vedere queste scene, ma anche altre che non mi fanno proprio impazzire. Il turista nel suo paese è rigoroso e ligio, qui a Roma, si sente il dovere di fare come je pare, peggio dei peggiori romani: l'attraversamento in diagonale senza guardare è all'ordine del giorno; la spazzatura lasciata in giro e magari calciata; le urla e le bevute poco carine in giro; le spinte e i rutti o gli sputi in metro (sì, mi capita specie con comitive di adolescenti); il rincorrersi per le scale mobili o l'andar senza una logica per le strade, con la bici o il segway... Ora, non dico che noi italiani in generali ci comportiamo meglio nei loro paesi (questo per fare di tutta l'erba un fascio...), ma la maleducazione che tirano fuori dalle nostre parti, è imbarazzante. Posso parlare anche dell'abbigliamento poco consono? Se gli dici che in chiesa si entra con le spalle e le gambe coperte, ti guardano come se avessi bestemmiato (ma questo si dovrebbe sapere, il "rispetto per i luoghi sacri" dovrebbe essere una cosa diffusa in tutte le chiese del mondo).
Comunque. Dopo aver elencato tutto ciò, ecco qual è tra i tanti il problema: vado da un vigile per chiedere di fischiettare e sanzionare chi si bagna davanti l'Ara Pacis e mi risponde: "la multa tanto non gliela faccio, che al paese loro non arriva e tanto non la pagano". Ok. Basita. "Visto che non si paga, non mi ci spreco neanche". Ottimo.
Purtroppo questo discorso delle sanzioni è vero, ne parlavo qualche tempo fa con un ragazzo spagnolo che per un periodo ha vissuto a Roma, che mi diceva che anche se prendeva la multa sull'autobus o in metro o ovunque, non era un problema, a Madrid la fattura non sarebbe mai arrivata.
Credo che all'estero non solo le multe sono molto care (per tutti ma soprattutto per i turisti irrispettosi), ma se uno non si sbriga a pagarla, si cade anche nel penale..

Si può fare qualcosa per cercare di sensibilizzare i turisti (lo so, primi tra tutti noi romani) ad amare Roma e lasciarla al meglio, per loro e per le generazioni future? Marta C.

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