Lo devo confessare: ero tentata. Tentata, tentatissima di rispondere al commento di Nari e cimentarmi in un bel confronto tra i sessi tra il post sulla zitella e quello sullo scapolone.
Ma avevo promesso questo approfondimento già ieri sera e ci tenevo ad essere corretta, tanto per dire che non sono una che spara una cavolata e poi me la dimentico... Cielo, a volte capita anche a me, però di solito no...
E dunque vediamo un po' questo post: perchè le ragazze diventavano zitelle? Escludendo la mancanza di materia prima, problema che purtroppo affligge anche la nostra società dove gli uomini seri scarseggiano quanto le veline intelligenti, vorrei analizzare uno per uno i punti che ho elencato nel post sulla Zitella.
La povertà
La dote per una ragazza era tutto e anche il marito ci allungava un occhio di riguardo perchè quei soldi, col matrimonio, sarebbero venuti a lui e avrebbe potuto usufruirne, ma chi se la piglia una che in cambio a lui non gliene viene niente?
Lo so, con gli occhi di oggi sembra assurdo, ma mettetevi nei panni dell'uomo: deve fare un matrimonio, deve farlo d'interesse per dare lustro alla famiglia ed eredi al casato, deve fare notizia, essere favoloso perchè più è favoloso e più vuol dire che lui è importante.
Se il signorino è ricco, beato lui, non avrebbe molti problemi, ma i ricchi tendono spesso a voler essere più ricchi e più nobili, quindi o lei ha la famiglia di sangue blu alle spalle o ha i soldi, meglio se ha entrambi, assolutamente da depennare se mancano tutti e due. .
E se fosse bella? In quel caso lui dovrebbe strafregarsene delle convenienze, mettersi in lite con la famiglia, rischiare di essere diseredato (e diventare povero)... ne varrebbe la spesa solo per un paio di begli occhi e un corpo da urlo? Il denaro, si sa, non fa fatica a trovare amore... e un'amante è molto più comoda.
Insomma, se l'amore non c'era davvero, difficilmente un uomo di allora si sarebbe preso in sposa una ragazza povera, poteva farlo giusto Mr Darcy perchè era lui e gli eroi dei romance, ma pochi altri...
Esisteva poi una via d'uscita: se la famiglia riusciva a mettere insieme denaro a sufficienza per la dote della figlia maggiore, ci si doveva augurare che questa sposasse un ricco partito e che, col suo nuovo denaro, aiutasse le sorelle minori dando loro la dote necessaria al matrimonio.
È poco pertinente perchè di ambientazione Tudor, ma al riguardo cito il libro Blaze Wyndham - l'amante del re, dove è proprio la protagonista che viene data in sposa al conte e poi questi fornisce il denaro anche per le (molte) sorelline.
Immoralità
Inutile quindi soffermarsi troppo sul fatto che tenere comportamenti considerati disdicevoli rovinava la reputazione della ragazza, tanto che nessuno la voleva più.
Al tempo della Regina Vittoria erano due le cose importanti che una moglie doveva portare al marito: la dote e la sua verginità: pensate addirittura che ci sono stati mariti che dopo anni di matrimonio hanno osato accusare la moglie perchè quando si erano sposati lei non era più vergine! Peccato che lei fosse anche vedova... >_> insomma, gli uomini erano incoerenti.
Non che io disprezzi così tanto gli uomini che tengono alla verginità di una donna, è senz'altro romantico, ma se c'è l'amore, altrimenti non se la meritano!
Senza contare che fare sesso non era l'unico modo per essere immorali: tendenze al gioco, specialmente alle puntate pesanti, predilezione per l'alcool, scommesse, comportamenti poco fini come farsi vedere in carrozza con uomini quando non si era fidanzati (e anche allora i pettegolezzi fioccavano), uscire la sera scortata da un gentiluomo, ricevere visite maschili in casa senza l'adeguata compagnia di matrone e parenti e frequentare compagnie poco appropriate (dai volgari ai poveracci, passando per chi sta in mezzo) poteva distruggere una ragazza.
Ma non erano solo le proprie pecce ad essere causa di rovina, anche quelle dei familiari influivano molto e spesso le sorelle pativano le pene per le scelleratezze di una di loro, come nel caso di Jane e Lizzie Bennett che, dopo la partenza avventata di Lydia con Wickham si rassegnano all'idea di rimanere zitelle perchè, come fa notare la stessa Lizzie, Lydia non ha rovinato solo se stessa.
Uscire dalle dicerie di immoralità era pressocchè impossibile, talune volte il matrimonio riusciva a tacitare la cosa, ma il più la donna soccombeva sotto i pettegolezzi malvoli e, nella maggior parte dei casi, si rovinava la vita.
Difetti fisici, psicologici e deformità
Ma non per i ricchi e i borghesi, che consideravano la bruttezza e la deformità un peccato e una colpa, una specie di punizione divina per le malefatte di quella persona o, in mancanza di argomentazioni sufficienti, del suo carattere terribile e della sua anima cattiva [cattivi saranno stati loro! Maledetti!].
Bel dire! Ma una ragazza brutta o con difetti fisici, se non accompagnata da una borsa capiente, difficilmente si sarebbe sposata e il peggio era che andava anche incontro al biasimo della società! Che ipocrisia!
Ogni tanto guardo il ritratto dei Duchi da Montefeltro, quello dipinto da Piero della Francesca raffigurante Federico da Montefeltro e Battista Sforza e il primo pensiero è sempre: "Mamma che ciospi!" [il secondo, un po' meno carino è "accidenti, ma lei è uguale alla mia compagna delle medie!"... ehm, sorvoliamo...]. Certo Battista cara non era una bellezza, ma la sua famiglia era ricca come Creso, quindi poco importava che fosse orribile... per le altre non c'era la stessa fortuna e spesso alcune donne vivevano tutta la vita sole perchè nessun uomo era stato capace di guardare oltre l'apparenza, che cosa triste...
Indipendenza ideologica e psicologica
L'intelligenza, si sa, sta sempre antipatica agli imbecilli e a chi vuole comandare.
Nell'epoca Vittoriana a comandare erano gli uomini, come nella preistoria, e quindi una donna con troppi pensieri rischiava di non essere gradita ai gentiluomini: perchè?
Certo è che se una donna aveva idee sue e voglia di scoprire, viaggiare e conoscere, difficilmente andava d'accordo con lo stereotipo di moglie e madre modello, remissiva e disciplinata, sottomessa.
Certo anche una donna intelligente sogna il vero amore, ma che la apprezzi anche per le sue idee, per come pensa! Ecco perchè molte di quelle donne intelligenti non si sposavano: gli uomini disposti a tollerare ciò erano veramente pochi.
E leggendo le biografie di grandi donne, ci si rende conto che il più delle volte erano già sposati con una donna insignificante, che amavano teneramente la donna volitiva e coraggiosa, ma erano intrappolati in un matrimonio non voluto dalla solita famiglia impicciona, il più delle volte ben prima che i due spiriti affini si conoscessero.
Età avanzata
Ragazzine ochette si sposavano presto, troppo presto a mio avviso, passata la Stagione, tra i diciassette e i vent'anni le tacchinelle prendevano moglie e chi aspettava un uomo perbene... già, aspettava ancora.
C'erano donne che avevano raggiunto una certà età senza sposarsi per diversi motivi: innanzi tutto il prendersi cura di parenti più o meno invalidi o pazzi, che le aveva tenute distanti dalla vita sociale e dal "tunnel del divertimento-o-o", insomma, si erano comportate da brave figlie e brave nipoti mentre le sorelle le scavalcavano ignobilmente, si accasavano e poi le guardavano con pietà.
Vi esprimo un dialogo tipo:
Sorella maritata: papà era così buono gli ultimi tempi
Sorella zitella: ma anche no! Per farlo mangiare bisognava legarlo al letto
Sorella maritata: che crudeltà da dire! Pensa poverino che vita!
Sorella zitella: ma se non ha fatto altro che lamentarsi anche quando stava bene!
Sorella maritata: questa è proprio una cattiveria, non devi parlare male di lui! Invece dovresti pensare a sposarti, è perchè sei così acida che nessuno ti vuole
Sorella zitella: sono acida perchè ho passato la mia giovinezza ad occuparmi di un invalido mentre tu facevi balli e Stagioni
Sorella maritata: adesso la colpa sarebbe mia?
Sorella zitella: no, ma non hai assolutamente aiutato
Sorella maritata: io ho la mia famiglia di cui occuparmi, quindi dovevi farlo tu che eri rimasta in casa
Sorella zitella: lo facevo anche quando non eri sposata
Sorella maritata: io ho sempre aiutato babbo in casa e tu avresti dovuto lamentarti un po' meno e fidanzarti, andartene
Sorella zitella: e chi si occupava di papà, il gatto?
Sorella maritata: sei zitella perchè sei vecchia
Sorella zitella: sono vecchia perchè mi sono occupata dieci anni della mia giovinezza di un moribondo perchè tu potessi divertirti e sposarti, mentre io non potevo neanche uscire di casa
Sorella maritata: sei odiosa! ecco perchè nessuno ti vuole! E fanno bene, tu non li meriti
Sorella zitella: per fare da infermiera anche ad uno di loro? Piuttosto rimango da sola tutta la vita
Sorella maritata: sei la vergogna della famiglia
Non crediate che scene del genere fossero tanto rare, la sorella più giudiziosa generalmente era costretta ad occuparsi dei parenti mentre le altre si divertivano e quando a trent'anni si tiravano le somme sembrava quasi che non si fosse sposata perchè era acida, ma vorrei ben vedere dopo aver assistito degli invalidi recalcitrati! Niente contro di loro, ma non vi sentireste
Io sarei furibonda!
Senza contare che c'erano ragazze che magai avevano davvero aspettato il grande amore e poi, arrivate alla soglia della "maturità", ecco svanire l'idillio perchè quel principe azzurro magari non esiste.
Terza casistica, quella della malattia: ragazze fragili si riducevano dopo anni a sposarsi, come la Miss Anne De Burgh da Orgoglio e Pregiudizio che, cagionevole di salute, non è neanche in grado di arrivare fino a Londra in carrozza.
Insomma, su questo punto sono particolarmente acida perchè non tollero che una persona sia considerata troppo vecchia per fare qualcosa, specialmente se vecchia non è. Capisco che una gallinella allegretta sia di piacevole compagnia, come un cocker che fa le feste quando si torna a casa, ma alla lunga stanca, senza contare che molto spesso queste erano viziate ed oziose, insopportabili e che col tempo perdevano la loro allegria, ecco quindi perchè discriminare una ragazza perchè più anziana non mi sembra un motivo giusto, almeno finchè non se ne sono conosciute le circostanze...
Malelingue: dicerie, pettegolezzi
Non era raro che la reputazione di una ragazza venisse rovinata dalle malelingue che insinuavano e costruivano storie sulle poverine, specie su quelle che non erano figlie di parenti o amici e, se si aveva la fortuna di una zia da Almack's o in qualche altro circolo esclusivo, ecco che una ragazza si vedeva rovinata per sempre la sua vita.
Naturalmente queste storie calunniose non erano mai raccontate in faccia della poveretta che si vedeva derisa e snobbata dietro le spalle senza capirne effettivamente la ragione, finchè un'amica di buon cuore (se ancora ne aveva) non le raccontava ciò che si sapeva in giro.
Quante ragazze sono state rovinate così? Troppe, spesso anche grazie alla sapiente politica di matrimoni combinati, così se A e B dovevano sposarsi e la madre di C voleva che A e C si sposassero, rovinava B e il gioco era fatto: semplice no?
Ecco quindi in definitiva le motivazioni che spingevano una normalissima ragazza all'autodistruzione (per l'epoca), rimanendo zitella.
Il mondo delle zitelle ha origini tristi, come si è visto, ma il più delle volte odiose, ci si basava su particolari ad oggi inconcepibili e su dettagli irrilevanti. Ammetto di non comprendere quel modo di giudicare le ragazze, anzi lo aborrisco completamente considerandolo ingiusto, calunnioso, meschino ed infido.
E proprio per questo, credo che se fossi nata due secoli fa sarei stata senza ombra di dubbio nelle ZITELLE A VITA SENZA POSSIBILITA' DI RECUPERO.
Mauser
Ora scappo, un bacio a tutti quanti! Vi lascio solo una chicca (in inglese) che credo renda bene la mia opinione sulle donne e sui matrimoni: non scandalizzatevi, credo che ormai si sia scoperto che sono una femminista convinta ^_^