Come si fa a fare tutto
Posted on 2 novembre 2011 by Alessandra Come si fa a fare tuttoKate Reddy, la protagonista, è una moglie, una madre ed anche una donna in carriera. Riesce, con grande abilità, a mantenere un
L’equilibrio che Kate cerca di mantenere con tutte le sue forze è molto precario: gli eventi sbilanciano da una parte o dall’altra la sua vita ed è costantemente preda di sensi di colpa, animata dal desiderio di mantenere viva la vita di coppia e di non deludere i propri figli e dall’entusiasmo per il lavoro.
In maniera non molto velata, si legge in questa pellicola una sottile critica alle donne che, per la famiglia, rinunciano alla propria realizzazione personale. La mamma, fanatica della palestra, ne è la personificazione, con la sua invidia mal celata nei confronti di Kate che rappresenta il suo opposto in quanto a scelte di vita.
Il messaggio che leggo, tra le immagini del film, è che la conciliazione tra carriera e famiglia è possibile solo se si ha al fianco un marito che da il giusto contributo al menage e permette una corretta divisione dei compiti. Bisogna essere dotate di una buona versatilità e flessibilità e soprattutto di batterie inesauribili!
La cosa più importante però è che il grande schermo abbia iniziato a considerare questo argomento come interessante per il grande pubblico: questo significa che c’è sempre più attenzione verso le situazioni familiari come quella di Kate, perché tanti ci si rispecchiano.
Per me è un segnale davvero positivo, indipendentemente dalla qualità del film!
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