Come stabilisco la mia tariffa oraria da freelancer?

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

Quanto dovrei chiedere ai clienti per un’ora del mio lavoro?

Questa è la domanda che spaventa molti freelancer, perché spesso non è semplice trovare una risposta. Qual’è il valore del mio lavoro? Come posso stabilire il mio prezzo orario?

Bisogna stare attenti a non porsi una tariffa troppo alta perché ciò potrebbe dissuadere i clienti. D’altra parte però non deve essere neanche troppo bassa, perché si corre il rischio che se ne approfittino.

Io ho dovuto risolvere questo dilemma cruciale 4 anni fa, quando ho deciso di intraprendere la carriera da freelancer. Vorrei darti alcuni consigli in base alla mia esperienza…

Studia i tuoi competitor (ma con cautela)

Ogni freelancer lo fa: controlla come si comporta  la concorrenza. Vorrei suggerirti di evitare questa trappola, ma sono abbastanza sicura che non mi ascolterai. Ti consiglio almeno di farlo con cautela, seguendo alcuni accorgimenti.

Quando ho iniziato a lavorare come web-copywriter  ho trascorso ore sui vari siti web. Ho subito capito che le tariffe orarie possono variare molto, così come i servizi offerti. Questa ricerca può esserti utile per avere un’idea dell’intervallo di prezzo.  Ma poi dovrai determinare il tuo prezzo.

Se fai parte di una community di professionisti, non esitare a chiedere loro suggerimenti per fissare la tua tariffa. Tieni presente però che spesso potrebbero essere restii a offrirti informazioni, a meno che non provengano da settori in qualche modo differenti e non concorrenti.

Ricordati sempre una cosa fondamentale: non scoraggiarti, ci siamo passati tutti!

Trova l’equilibrio giusto

Da quanto ho fondato la mia attività ho inviato un centinaio di preventivi. Nel primo periodo le mie tariffe erano decisamente basse. A fine mese era sempre abbastanza estenuante fare i conti. Che ci crediate o no, ma sono stati proprio i miei clienti a dirmi che la mia tariffa era troppo bassa rispetto al valore del mio lavoro.

Lentamente e inesorabilmente, ho rafforzato la fiducia in me stessa e ho aumentato le mie tariffe, fino a quando ho trovato il giusto equilibrio. Mi piace chiamarlo “price is right“, ossia un prezzo che soddisfa sia il cliente e sia il freelancer.

Ti consiglio vivamente di creare un tariffario diversificato per i vari servizi che intendi offrire. Tuttavia, non devi necessariamente pubblicarlo sul tuo sito web. Ogni preventivo è unico e i servizi devono essere adattati perfettamente alle esigenze del cliente. Se vuoi, puoi inserire una gamma di prezzi orientativi da adattare poi a ogni singolo caso. In questo modo i clienti possono farsi un’idea di cosa offri e a che prezzo.

Altri piccoli consigli: evita di proporre sconti se il cliente non te li chiede. Offri invece piccoli sconti ai tuoi clienti abituali, la loro soddisfazione salirà alle stelle!

Stabilisci il tuo tariffario

Pian piano ho capito che devo sempre calcolare una tariffa minima per il mio lavoro. Per stabilirla, ho per prima cosa determinato il salario netto che avrei voluto ricevere ogni mese. Ho diviso questa cifra per il numero di ore che posso dedicare ai miei clienti e…voilà, ho ottenuto la mia tariffa oraria netta.

A questa cifra ho poi aggiunto i miei contributi sociali e le spese professionali (materiale, ufficio, assicurazioni, sito web, ecc).

Dopodiché ho stimato il tempo medio speso per ogni progetto, tenendo conto di tutti i momenti tra cui analisi iniziale, incontri con i clienti, aggiornamenti e modifiche.

Infine – e questa è la parte più difficile da valutare - ho incluso nel mio prezzo-base un valore aggiunto pari alla mia esperienza professionale e al valore del mio lavoro.

In questo modo, ho potuto costruire il mio tariffario a cui faccio costantemente riferimento. Ovviamente dovrai aggiornarlo spesso, man mano che acquisisci più valore ed esperienza o sei in grado di offrire più servizi.

Come freelancer hai piena libertà nel stabilire il tuo prezzo. Quindi, se ritieni di avere talento nel tuo settore, non esitare ad alzare il prezzo.

Non dimenticarti che il mercato è governato dalle dinamiche tra domanda e offerta!

Se ti renderai conto che le tue tariffe non sono adeguate, potrai sempre correggerle. Unica eccezione: una volta che un preventivo è stato accettato da entrambe le parti, il prezzo è fisso (a meno che il servizio stesso cambi).

Puoi pensare di inserire una data di scadenza per i tuoi preventivi, i miei ad esempio sono validi per 6 mesi.

Ascolta i tuoi clienti e coccolali

Con un pò di esperienza e dopo aver inviato alcune richieste di preventivo, aver realizzato alcuni progetti o, al contrario, vederli rifiutati, guadagnerai fiducia e sarai in grado di perfezionare il tuo tariffario.

Quando un cliente rifiuta un mio preventivo, gli chiedo sempre di spiegarmi il perché. Contro ogni previsione, non sempre la ragione è collegata al prezzo troppo costoso. Anzi, a volte è il contrario: se ti proponi troppo a buon mercato appari in qualche modo poco professionale!

Il tuo lavoro è prezioso, nel senso che fornisce valore al tuo cliente. Tienilo sempre presente. Rappresenti un investimento e devi dimostrare in che modo il tuo servizio sarà utile per il cliente, al di là dell’aspetto puramente finanziario.

Nella mia strada, ci sono due panifici che vendono entrambi ottimo pane. Scelgo sempre di andare da quello leggermente più costoso. Perché? Perché il personale è molto più cordiale.

Essere un freelancer significa anche prendersi cura dei propri clienti. E ciò ti garantirà degli ottimi risultati, vedrai!

Hai già stabilito il tuo prezzo e stai cercando nuovi progetti?

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese. Leggi l’articolo originale qui: How to determine your rates as a freelance copywriter. Traduzione e adattamento: Clara Carreras.