Come trascorrere al meglio le tue vacanze di Pasqua in Liguria.

Creato il 31 marzo 2015 da Hugor @msdiaz61

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I Consigli per il weekend di Pasqua

Merita veramente trascorrere il weekend di Pasqua in Liguria. Sono tanti gli eventi e gli appuntamenti per le festività. Partendo dall'estremo Levante le Cinque Terre, la "via dell'amore" e i sentieri del Parco. Si può arrivare in auto, ma è meglio il treno per poi proseguire in battello. I celebri borghi sul mare, certo, ma vale la pena scoprire anche le bellezze di Portovenere, Lerici, Fiascherino e Tellaro.

Chi non si vuole fermare, prosegua. Una tappa può essere Moneglia, che a Pasquetta propone la mostra-mercato dell'olio d'oliva, con possibilità di degustazione di olio, focaccia e piatti tradizionali accompagnati da vino bianco locale nostrano.

Oppure Sestri Levante, dove, tempo permettendo, si può anche andare in spiaggia. A Chiavari il sabato e la domenica di Pasqua c'è il mercatino dell'antiquariato in Via della Liberazione e Via Vittorio Veneto dalle 08.00 alle 20.00, a Rapallo vi aspetta Pasqua in Fiore, addobbo floreale della città e manifestazioni nel centro storico.

La località più rinomata da vedere del golfo del Tigullio è senz'altro Portofino, meglio in battello che in auto, imbarcandosi da Santa Margherita. Non si può nemmeno perdere gli scorci mozzafiato dell'omonimo Parco: per chi ama camminare, c'è un'escursione guidata a Pasquetta. Si può, anzi si deve, combinare anche una gita in battello a San Fruttuoso, una delle insenature più belle, con una spettacolare abbazia restaurata dal Fai. Si parte dal porto di Camogli, magari dopo aver fatto colazione con la focaccia di Tino Revello (lungomare) e preso l'aperitivo dalla Locanda dei Tre Merli, vicino l'imbarcadero.

A Santa Margherita Ligure la manifestazione "L'Erba Persa" (termine dialettale e popolare con cui è nota in Liguria la maggiorana), mostra mercato dedicata a piante e fiori immersa nel bel parco di Villa Durazzo.

Due passi è c'è Recco. Lunedì pomeriggio bisogna proprio raggiungere la collina di Megli, dove è di casa la sagra della focaccetta col formaggio, variante della celebre focaccia, un guanciale di pasta farcito con lo stracchino. Si potrebbe abbinare la gastronomia con Genova, che merita sempre: l'Acquario, Boccadasse, i carrugi, i musei, le mostre. Se ci spostiamo nell'entroterra, a Santo Stefano d'Aveto, escursione guidata di Pasquetta della durata dell'intera giornata (per informazioni tel.0185/88046).

Nel ponente, ad Albenga ritornano a grande richiesta le manifestazioni Fior d'Albenga e CIP & VIP.

Alassio punta sull'animazione per i bambini, mentre Laigueglia ospita il Mercatino Arti e Mestieri Esposizione dei prodotti e creazioni dell'ingegno (legno intagliato e scolpito, quadri e pittura, bigiotteria, cartonaggio, e tanti altri articoli interamente eseguiti a mano) nelle piazze del centro storico dalle 8.00 alle 20.00. Ceriale, invece, guarda al cielo e ospita la festa degli aquiloni. A Borghetto Santo Spirito, la domenica di Pasqua le caratteristiche vie del Centro Storico saranno le protagoniste dell'atteso Percorso Enogastronomico e Voa Büttega, organizzato dal CIV Ponente.

Se volete un picnic di Pasquetta singolare, allora andate a Vendone, dove c'è il Parco delle Sculture di Rainer Kriester, con megaliti, stargate e vista sulla Gallinara.

L'Imperiese offre anche tanti mercatini, vetrine abbellite con i disegni eseguiti dai bimbi delle scuole elementari (a Diano Marina) e naturalmente, tanti fiori: dalla mostra del geranio ad Arma di Taggia, nell'area adiacente ai giardini di Villa Boselli (via Boselli, via Colombo e via Magellano), ai giardini Hambury, tappa obbligata di Ventimiglia.

Se poi volete cimentarvi in prima persona, fermatevi ad Arma di Taggia, per un salto con l'elastico da 60 metri (bungee jumping), direttamente sul mare. In alternativa a San Bartolomeo, in Piazza Torre Santa Maria, vi aspetta la pista di pattinaggio su ghiaccio. E poi, volete mettere il fascino dei carrugi di Pigna a Sanremo? Le atmosfere dell'entroterra con i paesi di Triora, Bussana e Dolceacqua?

Misticismo e forte senso delle tradizioni si fondono nelle valli Argentina e Armea nella Settimana Santa. Qui si trovano borghi che tramandano come prezioso patrimonio processioni di penitenti incappucciati, repertori musicali medievali che mantengono forti sentimenti d'appartenenza e duelli profani che da oltre cinquant'anni colorano la Pasqua campestre.

Ceriana, borgo millenario dal fascino incantato, celebra la Settimana Santa attraverso i riti tramandati nei secoli grazie alle Confraternite del paese. A partire dal pomeriggio del Giovedì Santo, il suono di lunghi corni, ricavati dalla corteccia degli alberi di castagno, avvolti a spirale, dà il via alle celebrazioni della Settimana Santa.

La parte superiore di questi corni, allargati a tromba, è chiusa da due lunghi stecchi infilati a croce: per lo sforzo richiesto nel suonare tale strumento, agli stecchi erano appese frittelle di mele che accompagnate dal vino eran la ricompensa al suonatore. E' possibile assistere a una suggestiva processione, con la partecipazione di penitenti incappucciati e con l'abito tradizionale con mantellina colorata secondo il colore delle quattro Confraternite cerianesi.

I Rossi (Santa Caterina), gli Azzurri (Visitazione), i Verdi (Santa Marta) e la Compagnia dei Neri (o Misericordia, Sant'Andrea) cantano in polifonia Miserere, Stabat Mater e Alma contempla, oltre ad alcune Laude che hanno origine pre-medievale e che sono state tramandate oralmente di generazione in generazione. I flagellanti partendo dal proprio Oratotio, percorrono tutto il paese lungo gli stretti carrugi raggiungendo in processione il Sepolcro allestito nella Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo, sontuosamente infiorata.

L'intensa partecipazione popolare, la suggestività dell'ambiente del borgo, la bellezza e il vigore dei canti corali fanno della Settimana Santa di Ceriana un evento irripetibile, coinvolgente e affascinante. Ricco di una straordinaria carica emotiva, la tradizione musicale di Ceriana consente di tornare ad atmosfere medievali, grazie soprattutto alle Confraternite che accompagnano la crescita fisica e spirituale di ogni cerianese, di cui il canto è elemento fondamentale.

Borgo romantico e "verticale", Montalto Ligure sfrutta al massimo lo spazio in una assonometria da capogiro.

Qui nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo una schiera di uomini e ragazzi, al suono malinconico e lugubre di una tromba, accompagnato da un tamburo e una grancassa, cantano per le vie del paese antiche nenie fino a tarda notte. Il Sabato Santo a Montalto vengono portate in processione, con grande partecipazione popolare, le statue di cartapesta che rappresentano le varie tappe della Via Crucis.

Nel complesso medievale di Glori, frazione di Molini di Triora, il Giovedì Santo viene celebrato, dopo la Messa pomeridiana, con una processione con visita "ai Sepolcri" nelle varie Chiese e Cappelle del paese con canti "della Passione". La giornata si conclude sulle tavole con una cena che la tradizione vuole a base di "fresciöi" (frittelle di verdura). Ai piedi di un ripido sprone dal quale domina Triora, nel Venerdì Santo di Molini di Triora "Calata del Cristo dalla Croce" e processione per le vie del paese in attesa dell'esposizione, la domenica di Pasqua nella Chiesa Parrocchiale, della statua ottocentesca di Cristo Risorto.

Per la Pasqua, nel borgo di Badalucco, museo a cielo aperto della ceramica e dei murales, si organizza lo "Scotezzo", una sorta di duello in cui gli sfidanti si affrontano con uova. Vince il duellante che conserva integro fino alla fine il proprio uovo.

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