Come trovare lavoro – il curriculum: a cosa serve?

Da Teatromoderno

Hai mai fatto un curriculum? Io ne ho fatto uno da poco
Non sopporto fare il curriculum! Per me è faticosissimo mettere per iscritto una vita intera di esperienze in poche righe! Ogni tanto mi dico ma serve?
Per fortuna mi sono trovato decisamente molto più spesso nella posizione di leggerli i curriculum, (che poi in plurale si dovrebbe dire curricula, ma visto che mi sta ancora più antipatica la parola curricularispetto a curriculumcontinuo a scrivere curriculum!! ;) ) che a scriverli.
E devo ammettere che hanno la loro utilità.Ho poi letto dei libri apposta e approfondito la materia studiando il career counseling, e questi studi hanno confermato la loro utilità.
Quindi servonosì, ma a cosa?E come potere scrivere il curriculum in modo che sia efficace? (questo è un tema che merita un approfondimento ulteriore adesso intanto vediamone alcuni punti in generale).
Nei vari libri che ho letto c’erano anche alcuni pareri discordanti, ne ho quindi fatto una rielaborazione personale che sintetizza un po’ i diversi pareri arricchiti di un po' di pareri personali.
  1. Serve spedire curriculum dappertutto? Serve a poco! Che riformulato in modo diverso si può dire: A poco, ma serve.
    Ovviamente meno il curriculum è accompagnato da un contatto e meno sarà efficace averlo inviato. Che vuol dire? Che più il curriculum segue una telefonata, o meglio ancora, un incontro dal vivo più lo stesso sarà efficace. 

    Ma allora più che il curriculum è la telefonata o l’incontro ad avere il suo valore!! Già il curriculum è una traccia di te che lasci con i tuoi recapiti con cui puoi essere rintracciato oltre a una sintesi di informazioni che posso essere utili. 
    Quindi gran parte dell'utilità del curriculum è quella di fare da “promemoria” e/o “biglietto da visita”

  1. Cosa ci scrivo? tutto proprio tutto? 
    Una volta un mio amico alla ricerca del lavoro si era appoggiato nel mio ufficio per svolgere il suo “lavoro” di cercare lavoro. (non mi stanco di ripeterlo: cercare lavoro è un lavoro!). Ogni giorno veniva da me e si metteva “a lavoro”. Vedevo e condividevo i suoi sforzi. 
    Aveva un ottimo curriculum: era stato a capo di una azienda personale, in passato aveva avuto un ottimo livello come venditore per una tra le più importanti case produttrici di computer, e non trovava lavoro! Si sarebbe accontentato di un semplice lavoro, ne aveva davvero bisogno! Ma non lo chiamavano. 
    Allora fece una cosa: selezionò al ribasso le cose da scrivere nel curriculum levando le cose che lo mettevano più a rilievo come ruolo e riscrivendole in modo che apparissero gran parte delle sue competenze (e comunque non tutte). Quindi competenze più che i ruoli… …e cominciò a ricevere delle telefonate. 
    Scoprì che prima di fare così, molti si spaventavano leggendo il curriculum, temevano ad offrirgli un ruolo troppo modesto o un compenso “inadeguato”. In altre parole immagino che chi leggesse il curriculum pieno potesse pensare: “voglio uno bravo, sveglio, magari con un po’ di esperienza ma non lo voglio già abituato a certe paghe che non mi posso permettere!” e quindi scartavano il mio amico. 
    Quando Marco (ebbene sì: anche il mio amico ha un nome!) riscrisse il suo curriculum, vide un cambiamento di attenzione nei suoi confronti e si focalizzò nel trovare un diverso equilibrio tra le sue capacità, e le mansioni che aveva ricoperto in passato levandone qualcuna. 
    Fu così che nel giro di un paio di mesi (uno era già trascorso) fu assunto in una ditta (per la cronaca: nel giro di uno o due anni al massimo salì rapidamente di carriera).
   C'è poi da dire che il curriculum più è sintetico e più viene letto!
    Quindi nei curriculum che inviamo non metteremo tutto! In uno dei miei studi c'erano delle indicazioni che ho trovato preziose: 
    ho fatto una specie di “brutta-copia” di un curriculum diviso per argomenti (formazione, attività lavorativa, attività extra-lavorativa - ma le approfondiremo più avanti..) dove ho messo tutto a proprio tutto! 
    E poi ho fatto un curriculum più sintetico pensando a un certo tipo di azienda a cui potermi rivolgere pronto a farne uno diverso per un altro tipo di azienda.

Strumenti pratici: Decidi come vuoi inviare i curriculum preparandoti ad una certa dose di “no”. 
1) metti in preventivo che più mandi a tappeto il curriculum senza un contatto, più è alta la possibilità di insuccessi. E poi mandali comunque magari a quelle ditte per cui vuoi perdere meno tempo o di cui non riesci ad avere dei riferimenti più precisi. 2) Più è alto il tuo coinvolgimento nel contattare i referenti per la tua candidatura più sarai esposto alla “frustrazione” in caso di no. Ovviamente in questo caso si alzano notevolmente le percentuali di successo! È utile ricordarci (e qui mi ci rimetto anche io quindi uso il plurale) che per avere un “si” dobbiamo ricevere molti “no” che in proporzione saranno maggiori.
Quindi superiamo ogni frustrazione mettendo dando già per scontato che succederà, in modo tale da rimetterci subito in moto
appena incassato un “no” alla ricerca di un'altra risposta che, prima o poi, sarà diversa!
un SIIIIIIII!!! 
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