Sono geloso dei mie libri, come tante anime che mi appartengono le imprigiono tra pareti di legno, li osservo come fossero gioielli. Ho riscoperto il valore dei sogni, dei lori risvolti, dei momenti di quiete passati tra inchiostro e battute bianche, pensavo stupidamente che non avesse un gran senso dedicare a loro del Tempo, perché la vita era un qualcosa da toccare, da annusare, da godere. Ora con anni di colpevole ritardo, ne succhio la linfa, ne bevo il nettare, ne raffronto gli stili. Sembrano vivi, parte di un essere umano che ha dedicato una propria parte di vita per allietare la mia. Ammiro anche coloro che fanno della scrittura solo un mercato e un commercio, perché inevitabilmente risucchiati nella spirale dell'avidità, perché anche loro hanno tra le mani la tavolozza con cui dipingere storie, sentimenti, orrori...e poi chi son io per giudicare le opere...nessuno....
Però sono il custode materiale, geloso, di parti piccolissime ma immortali del sapere comune, incastonati in una piccola libreria che vorrei veder crescere come un bambino, senza commettere l'errore di fare il genitore dalle doti superiori.....Buona lettura a tutti.