Questa è un’operazione fondamentale che va effettuata ogni anno per dissodare e rivoltare bene la terre in modo che la parte più profonda del terreno, quella più ricca, affiori in superficie mentre la parte superiore, quella più sfruttata e più impoverita, venga interrata. Durante l’inverno poi, il gelo e le intemperie frantumeranno e sbricioleranno le zolle.
È un operazione molto faticosa ed è meglio seguirla in più giorni.
Vediamo come si vanga un terreno!
- Se il vostro terreno è molto erboso, prima di procedere con la vangatura, vi consiglio di eliminare le erbacce, per rendere il lavoro più facile da eseguire.
- Poggiate poi la vanga sul terreno in maniera verticale e premete con il piede sulla staffa, facendo penetrare la vanga nel terreno a una profondità di circa 20-30 cm.
- Rivoltate il terreno nella vanga sulle altre zolle già vangate e, sempre con la vanga, allargatelo e distribuitelo.
- Eliminate eventuali sassi e radici che trovate.
La vangatura può essere un ottimo momento per analizzare la costituzione del vostro terreno, se non l’avete mai fatto: se il terreno è molto sbriciolato e scivola via dalla vanga significa, probabilmente, che è troppo sabbioso e quindi povero di sostanze nutritive.
Se invece la terra è difficile da lavorare, pesante e molto compatta, il vostro terreno è argilloso. Per vangare questo tipo di terreno esistono in commercio delle vanghe a forma trapezoidale o il tridente foraterra, una vanga rebbi più corti e dritti di quelli della forca
Per chi vuole fare meno fatica abbiamo trovato questo utile strumento: la TecnoVanga. È simile ad una vanga normale ma è dotata di una tecnologia brevettata che permette di inclinare il manico con un gesto del piede. In questo modo, basta la forza di un braccio a sollevare l’intera zolla e si risparmiano le forze!