L'arte della Guerra di Sun Tzu è un libricino di un centinaio di pagine. Apparentemente insignificante...vi si trova scritto di strategie militari, di spie a alleanze, di vari tipi di attacco e di terreni più o meno favorevoli per muovere gli eserciti. Un manuale per condottieri e anche un tantino datato, risale al IV secolo a.C!!!A una lettura superficiale è e resta un libro che non dice nulla a noi occidentali del 2013. In realtà è il libro più utile che abbia mai trovato, insieme all'I Ching e al Tarot, che può essere considerato un libro, muto, ma sempre un libro. Non ce la stiamo a raccontare, la vita è difficile. E' una continua sfida, l'imprevisto è dietro l'angolo, sfido chiunque (anzi, siete pregati di manifestare il vostro dissenzo) a dire che la vita è una passeggiata. E allora come affrontarla? C'è chi si deprime, perde la grinta e si chiude in una quotidianità monotona, che non sempre è rassicurante perchè basta niente per mandare all'aria tutte le sicurezze che credeva consolidate.C'è chi la prende di petto e combatte, sicuramente meglio che subire passivamente gli eventi ma c'è il rischio di consumare tutte le energie in battaglie inutili.Poi c'è lo stratega. Lo stratega è raro ed è quello che mi piacerebbe tanto emulare, se solo fossi un pò meno identificata con le cose che mi succedono...Lo stratega è colui che non perde la calma, pondera la situazione e fa quello che si può fare, non quello che vorrebbe. Qui c'è una differenza fondamentale. Un conto è quello che desidereremmo accadesse, un conto è quello che accade e la realtà in cui ci troviamo immersi. Inutile lamentarsi e disperarsi se le cose non vanno esattamente come ci piacerebbe...è ovvio, per esempio, che la perdita del lavoro sia un evento nefasto (non sempre però). Lo stratega non perde mai la calma, pondera la situazione e agisce conformemente a quello che la realtà permette. Egli ha uno scopo e lo persegue modificando la propria condotta in base a ciò che può o non può fare.Ed ecco che la vita si trasforma in un campo di battaglia dove la battaglia deve essere evitata fin dove è possibile. Bisogna adottare strategie a seconda del tipo di terreno e sapere quando avanzare e quando ritirarsi. Perchè non sempre la ritirata è segno di fallimento, anzi, spesso ritirarsi di fronte a una sconfitta sicura è già una vittoria!Nell'arte della Guerra è spiegato tutto questo, sostanzialmente è un libro dove si impara le tecniche per vivere.
COME VINCERE IN BATTAGLIA
(guerriero)
L'arte della Guerra di Sun Tzu è un libricino di un centinaio di pagine. Apparentemente insignificante...vi si trova scritto di strategie militari, di spie a alleanze, di vari tipi di attacco e di terreni più o meno favorevoli per muovere gli eserciti. Un manuale per condottieri e anche un tantino datato, risale al IV secolo a.C!!!A una lettura superficiale è e resta un libro che non dice nulla a noi occidentali del 2013. In realtà è il libro più utile che abbia mai trovato, insieme all'I Ching e al Tarot, che può essere considerato un libro, muto, ma sempre un libro. Non ce la stiamo a raccontare, la vita è difficile. E' una continua sfida, l'imprevisto è dietro l'angolo, sfido chiunque (anzi, siete pregati di manifestare il vostro dissenzo) a dire che la vita è una passeggiata. E allora come affrontarla? C'è chi si deprime, perde la grinta e si chiude in una quotidianità monotona, che non sempre è rassicurante perchè basta niente per mandare all'aria tutte le sicurezze che credeva consolidate.C'è chi la prende di petto e combatte, sicuramente meglio che subire passivamente gli eventi ma c'è il rischio di consumare tutte le energie in battaglie inutili.Poi c'è lo stratega. Lo stratega è raro ed è quello che mi piacerebbe tanto emulare, se solo fossi un pò meno identificata con le cose che mi succedono...Lo stratega è colui che non perde la calma, pondera la situazione e fa quello che si può fare, non quello che vorrebbe. Qui c'è una differenza fondamentale. Un conto è quello che desidereremmo accadesse, un conto è quello che accade e la realtà in cui ci troviamo immersi. Inutile lamentarsi e disperarsi se le cose non vanno esattamente come ci piacerebbe...è ovvio, per esempio, che la perdita del lavoro sia un evento nefasto (non sempre però). Lo stratega non perde mai la calma, pondera la situazione e agisce conformemente a quello che la realtà permette. Egli ha uno scopo e lo persegue modificando la propria condotta in base a ciò che può o non può fare.Ed ecco che la vita si trasforma in un campo di battaglia dove la battaglia deve essere evitata fin dove è possibile. Bisogna adottare strategie a seconda del tipo di terreno e sapere quando avanzare e quando ritirarsi. Perchè non sempre la ritirata è segno di fallimento, anzi, spesso ritirarsi di fronte a una sconfitta sicura è già una vittoria!Nell'arte della Guerra è spiegato tutto questo, sostanzialmente è un libro dove si impara le tecniche per vivere.
(Sun Tzu)
L'arte della Guerra di Sun Tzu è un libricino di un centinaio di pagine. Apparentemente insignificante...vi si trova scritto di strategie militari, di spie a alleanze, di vari tipi di attacco e di terreni più o meno favorevoli per muovere gli eserciti. Un manuale per condottieri e anche un tantino datato, risale al IV secolo a.C!!!A una lettura superficiale è e resta un libro che non dice nulla a noi occidentali del 2013. In realtà è il libro più utile che abbia mai trovato, insieme all'I Ching e al Tarot, che può essere considerato un libro, muto, ma sempre un libro. Non ce la stiamo a raccontare, la vita è difficile. E' una continua sfida, l'imprevisto è dietro l'angolo, sfido chiunque (anzi, siete pregati di manifestare il vostro dissenzo) a dire che la vita è una passeggiata. E allora come affrontarla? C'è chi si deprime, perde la grinta e si chiude in una quotidianità monotona, che non sempre è rassicurante perchè basta niente per mandare all'aria tutte le sicurezze che credeva consolidate.C'è chi la prende di petto e combatte, sicuramente meglio che subire passivamente gli eventi ma c'è il rischio di consumare tutte le energie in battaglie inutili.Poi c'è lo stratega. Lo stratega è raro ed è quello che mi piacerebbe tanto emulare, se solo fossi un pò meno identificata con le cose che mi succedono...Lo stratega è colui che non perde la calma, pondera la situazione e fa quello che si può fare, non quello che vorrebbe. Qui c'è una differenza fondamentale. Un conto è quello che desidereremmo accadesse, un conto è quello che accade e la realtà in cui ci troviamo immersi. Inutile lamentarsi e disperarsi se le cose non vanno esattamente come ci piacerebbe...è ovvio, per esempio, che la perdita del lavoro sia un evento nefasto (non sempre però). Lo stratega non perde mai la calma, pondera la situazione e agisce conformemente a quello che la realtà permette. Egli ha uno scopo e lo persegue modificando la propria condotta in base a ciò che può o non può fare.Ed ecco che la vita si trasforma in un campo di battaglia dove la battaglia deve essere evitata fin dove è possibile. Bisogna adottare strategie a seconda del tipo di terreno e sapere quando avanzare e quando ritirarsi. Perchè non sempre la ritirata è segno di fallimento, anzi, spesso ritirarsi di fronte a una sconfitta sicura è già una vittoria!Nell'arte della Guerra è spiegato tutto questo, sostanzialmente è un libro dove si impara le tecniche per vivere.