Come vivere a gratis per due mesi (e piu`) in Australia

Creato il 11 gennaio 2011 da Angelozinna

Avverto la gentile clientela che questo e` un articolo scritto di getto, senza rifletterci troppo su, che tratta argomenti come “odio”, “rabbia”, “ira funesta” e “tentato omicidio”. La lettura e` sconsigliata ai deboli di cuore e ai minori di anni diciotto.

Molto raramente mi incazzo, e anche quando capita e` piu` facile che mi tenga tutto per me, in attesa che le acque si calmino da sole, o che io esploda ed entri in una scuola elementare con un lanciarazzi per fare uno sterminio. Sono invece una persona generalmente disponibile, mi fa piacere dare una mano se qualcuno ha bisogno, e quando mi viene chiesto un favore lo faccio quasi sempre volentieri. Per farmi arrabbiare ce ne vuole insomma, non sono una persona propensa all’odio, e se fossi in un film credo proprio che sarei il buono. Ma il buono che vince o il buono che lo prende in culo? Nel film probabilmente vincerei grazie al lanciarazzi di cui sopra, ma nella vita reale, purtroppo, dai un dito e ti viene preso tutto il braccio, con tanto di orologio al polso.

Circa due mesi fa la mia simpatica coinquilina tedesca, mi annuncio` l’arrivo di un nuovo amico “Domani arriva il ragazzo della mia migliore amica, ha bisogno di un posto in cui stare per un paio di giorni, deve vendere la macchina, e poi se ne va, ok?” – “Certo, non c’e` problema!”.

Sono passati due mesi. Indovinate dov e` il nostro nuovo amico?

I primi giorni mi e` apparso come un ragazzo apposto, un po` tonto forse, ma tranquillo. Ho tentato di farci amicizia, ma non riuscivo ad avere una conversazione vera e propria, sembrava appena caduto dalle nuvole.Durante la prima settimana, ho cucinato quasi sempre io e gli ho dato una mano con i fogli per la macchina.

Dopo la prima settimana (in cui non aveva neanche comprato due birre), ho iniziato a sospettare che stesse mettendo le radici.

Dopo dieci giorni, ha deciso di cucinare per noi, per ringraziarci. Un pugno di riso e un sugo pronto, un pasto misero anche in Africa centrale. “Ti piace Angelo?” “No.”

Dopo due settimane, non riuscendo a capire quali fossero le sue intenzioni, chiedo spiegazioni alla tedesca “Ma il tuo amico che fa? ” “Ha detto di non avere soldi, sta cercando di vendere la macchina per andarsene..”. Ok, pazienza, potrebbe capitare a tutti un periodo difficile, aspettiamo qualche altro giorno.

Dopo due settimane e tre giorni scopro che e` stato in giro senza lavorare per gli ultimi sei mesi. Che sorpresa che i soldi siano finiti. Che fortuna aver trovato chi ti paga l’affitto. Pazienza al limite.

Per le prime tre settimane ha dormito su un materasso in terra nella camera della tedesca. Dopodiche` anche lei e` scoppiata. Essendo, lei, una ragazza di facili costumi, gli ha chiesto gentilemente in tedesco (che in realta` parlare in tedesco non e` mai gentile) di levarsi dalle palle, dato che dopo aver vissuto in camerate d’ostello per un anno, ora voleva la sua privacy in camera. Detto fatto, il nostro amico ha fatto le valigie, e si e` spostato dalla camera al divano.

Durante la quarta settimana ha dormito sul divano con la tv accesa tutta la notte. Alla fine di essa ci ha annunciato di aver venduto la macchina. Finalmente.

Dopo cinque settimane era ancora accampato sul mio divano, ormai inaccessibile. Stavo per andare a comprare una sciabola.

A quel punto la tedesca e` intervenuta ancora “Guarda, non puoi dormire sul divano, noi li ci mangiamo, ci guardiamo la tv,e quando  torniamo la notte dal lavoro, se ci vogliamo mettere a sedere non si puo` perche` ci sei te li a dormire! Avevi detto due giorni, e` passato piu` di un mese, e hai anche venduto la macchina! Mi dispiace ma devi andare da un’altra parte”. Detto fatto, il nostro amico ha fatto le valigie, e si e` spostato dal divano a una tenda che ha piantato in giardino.

Alla sesta settimana ci annuncia di aver trovato lavoro. “COSA?? Ma non dovevi vendere la macchina e andartene?” “Si ma ormai che sono qui ho pensato di lavorare un paio di settimane..”. Avevo gia` comprato la biografia di Charles Manson per prendere spunti.

Nella stessa settimana mi vedo sparire in ordine: una scatoletta di tonno, una cipolla, e il preziosissimo pane. Furia omicida alle stelle.

Alla settima settimana arriva la bolletta della luce. Dato che l’affitto lo scrocchi, almeno quella pagala. No, sparisce e non si fa vedere per tre giorni.

Durante alcune giornate di pioggia fa finta di addormentarsi sul divano per non andare in tenda, con il dolby sorround da 74.000 decibel ovviamente acceso. Soppressione ormai prossima.

Dopo miseri tentativi di approccio amichevole con domande tipo “Che hai fatto oggi? Dove sei stato? Come va il lavoro?”, gli rispondo con un “Cazzi miei, quando te ne vai?”, e lui “Mah, credo la prossima settimana, tanto poi partite anche voi..”, come a dire “meglio sloggiare prima che si liberi una camera se no mi tocca iniziare a pagare l’affitto”. Attentato alla tenda.

Per curiosita` ieri gli chiedo “Ma allora torni a casa la prossima settimana?”Risposta: “Dovevo andare a Melbourne per prendere l’aereo di ritorno, ma credo che invece lo spostero` e andro` a Sydney..” “Perche`?”

“Peche` li ho un amico che mi ospita.”

Ha un amico che lo ospita, lui.

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La destinazione di oggi e` Heirisson Island, Perth, Western Australia

“Heirisson Island e` una riserva naturale situata  sullo Swan River, non lontana dal centro di Perth.  Grazie a un ponte, questa piccola isola e` facilmente  raggiungibile a piedi dal centro..”

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