"E' la cosa più imbarazzante che mi sia accaduta in carriera. Sono rammaricato per quello che ho fatto e sono determinato a sistemare le cose", ha fatto sapere. "Ho chiesto ufficialmente scusa ai compagni e allo staff della nazionale e colgo l'occasione per fare lo stesso con i tifosi gallesi e tutti coloro che possono essersi sentiti offesi da questo o altri episodi".
"Sono orgogliosamente gallese", ha proseguito Phillips, "e rimango determinate ad impegnarsi per essere il miglior giocatore per quanto mi è possibile, nell'intento di arrivare al successo con il Galles alla prossima Coppa del Mondo".
Da parte sua la federazione ha comunicato che il mediano potrà unirsi al ritiro della nazionale a partire da oggi, dopo la sospensione di dieci giorni, sottolineando come l'atleta si sia impegnato perché certe situazioni non si ripetano. All'incontro con i capi della WRU c'era anche l'head coach Warren Gatland, che è tornato sull'argomento: "Mike ha chiaramente violato il codice di condotta ed è stato punito in modo giusto e corretto. Abbiamo preso in considerazione tutti gli argomenti e le sue scuse nel prendere la decisione di inserirlo nuovamente nella extended squad per i Mondiali. Un importante fattore nella concessione a Phillips di tornare nel gruppo è dato dalla sua determinazione a cercare aiuto per risolvere i problemi comportamentali".
La federazione gallese ha assunto uno specialista alla Jack Nicholson nel film "Terapia d'urto"?