Comiket 86, Tokyo

Creato il 19 agosto 2014 da Luccamangaschool @luccamanga

Il Comiket, 520.000 persone ordinate e organizzate.

Al Comiket non siamo sole, abbiamo una guida d’eccezione: l’editore capo di Ichijinsha si è offerto di farci compagnia e infatti la visita ci ha riservato non poche sorprese, compreso l’incontro con Jun Kouga, autrice di Loveless.

Gli incontri

Arriviamo allo stand dove si trova Jun Kouga. Ci vede ed esce dallo stand per venirci incontro. Si mette a chiacchierare con Caterina, che è visibilmente emozionata per l’attenzione che sta ricevendo, ma prende il coraggio a quattro mani e le chiede un autografo. Jun Kouga, in piedi, prende il pennarello e si mette a disegnare. Tra una foto e l’altra do un’occhiata in giro e vedo un capannello di gente che nel frattempo si è fermata intorno a noi e scatta foto a ripetizione. Jun Kouga firma lo sketch e scrive pure la dedica: a Lucca Manga School. Faccio la foto a Caterina mentre mostra l’autografo, poi mi giro e… una fila di persone dietro di me, ordinatamente in coda per fotografare Caterina che tiene il disegno della famosa mangaka. Qualche ora dopo, alla fine del Comiket, arriva anche un messaggio: “E’ stato un piacere incontrare la bella aspirante mangaka italiana. Jun Kouga”.

Continuiamo il giro e ci avviciniamo allo stand di Arina Tanemura, che sta firmando le copertine del suo nuovo manga. C’è una quindicina di persone in fila per acquistare il volume, ma un attimo dopo capiamo la situazione: la fila è fuori, e due “buttadentro” fanno entrare quindici persone per volta. Una ragazza ci dice: ho fatto sette ore di coda per avere l’autografo. Sette ore sono tante, ma con il caldo di Tokyo diventano quattordici (e qui non accetto repliche: solo chi è stato a Tokyo in agosto capisce di cosa parliamo, non c’è confronto con l’estate italiana. Per chi è stato a Pechino invece, lì è peggio).

Aspettiamo boh? Una ventina di minuti? Poi Tanemura si alza e ci viene incontro, facendo una breve pausa tutta dedicata a noi. Si intrattiene cordialmente con noi poi torna a firmare autografi, circondata dalle sue assistenti che come apine operose scartano pacchi di manga, glieli mettono sotto il naso per la firma, riscuotono e consegnano (lei non alza mai la testa, non c’è il tempo).

Infine arriviamo allo stand di Ichijinsha, dove tutto lo staff ci accoglie festoso e ci consegna un pacco di gadget in ricordo della nostra visita (a proposito Caterina, un bag opening?)

La preparazione.

La visita al Comiket comincia dal sito, nel quale si può trovare e scaricare il PDF con le informazioni per i “visitatori d’oltremare”, in inglese.

Molto carino è il capitolo Comiket: guida per principianti, che recita: il Comiket non è un evento ordinario. E’ enorme e molto affollato. […] Per andare al Comiket si deve essere in buona salute e vestiti adeguatamente. In estate può essere molto caldo e umido, mentre in inverno ci possono essere venti gelidi. Continua dicendo che se hai problemi di salute che possano renderti difficile camminare tra la folla è bene che tu senta il tuo dottore. Mi sembra corretto.

Ma andiamo avanti con le raccomandazioni: “a causa del traffico imponente i cellulari possono non funzionare, quindi stabilite almeno due punti d’incontro nel caso dobbiate perdervi per ritrovarvi”. Ottimo consiglio.

E via di questo passo, attenzione ai bambini, attenzione agli oggetti personali, tenete un foglio con il vostro indirizzo se dobbiamo riportarvi tramortiti al vostro alloggio… Incoraggiante.

Poi arriva la nota tenera: poiché al Comiket si trovano pubblicazioni di ogni genere, anche se potete non approvare certe creazioni per favore non le criticate apertamente in modo irrispettoso. Mi sembra giusto.

Il viaggio

Spaventata? Ma figuriamoci, sono di Lucca, ho vissuto tutti i Lucca Comics, prima da visitatore e poi da standista. Mi chiedo se anche a Lucca Comics ci sia un vademecum per i visitatori. Non critico l’organizzazione, sia chiaro. Quello che scrivono sono norme dettate dal buon senso, metterle nero su bianco mi sembra un eccesso di zelo. E poi, qualcuno le leggerebbe?

I treni che portano al Comiket sono pieni, stracolmi. La cosa divertente è che gli annunci per l’occasione vengono dati da vocaloid e idol famose.

E finalmente il Comiket

Non so se i visitatori del Comiket le abbiano lette o se il buonsenso qui sia innato (ma scusate, ne dubito) fatto sta che ci siamo mosse in questa marea di persone con la massima tranquillità, senza ricevere una spinta, senza ingorghi, senza qualcuno che volesse risalire la corrente a tutti i costi…

Come a Lucca Comics è suddiviso in aree: case editrici, doujinshi, cosplayer, gadget.

Questo è il link al sito in inglese, con alcune belle foto d’insieme.

Qui sotto potete vedere alcune delle nostre foto. Da notare che nel settore Doujinshi le foto sono vietate.


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