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Commemorazione mancata a Crema, poi rimediata; ma Borsellino è morto nell’Italia di Berlusconi, non in quella di persone come Stefania Bonaldi

Creato il 19 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il Comune di Crema non aveva commemorato la morte di Paolo Borsellino. Per una volta, niente retorica inutile. Anche perché da quella morte le falsità si sono propagate continuamente. Il Parlamento è pieno di personaggi con le mani sporche, anche la Regione Lombardia nella quale Crema si trova. Oggi Formigoni tra l’altro riesce anche a fare la vittima, come una ragazzina. Poi si paragona a Napolitano.

Paolo Borsellino non ebbe al proprio fianco una classe dirigente capace, lo si vede bene. Una corona di fiori in più o in meno o simboli diversi commemorativi in più o in meno sono inutili se si continua a governare alla Formigoni o come Berlusconi. E’ più utile un sindaco pulito come Stefania Bonaldi, un assessore un po’ sporco in meno, come Corlazzoli, che si è sporcato non facendo il proprio lavoro e accettando un mandato per il quale sapeva di non essere all’altezza politica. Ci vuole una nuova classe dirigente. Stefania Bonaldi ha dato prova con i fatti di essere diversa.

Paolo Borsellino non è stato ammazzato nell’Italia delle persone come Stefania Bonaldi, ma nell’Italia odiosa, ingiusta, nemica degli imprenditori capaci, del ceto medio, dei lavoratori e dei pensionati, degli studenti ecc. ecc., nel Paese dell’orribile partito chiamato Forza Italia. Un mese dopo aver nominato Berlusconi, Paolo Borsellino è stato assassinato. Un caso, certo.

 

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