Oggi nel giorno della commemorazione, non vogliamo soffermarci sugli aspetti dell’indagine di allora, sulle mezze verità ed insabbiamenti che hanno accompagnato la storia e la vita dei superstiti, o delle famiglie dei caduti, oggi vogliamo solo ricordare e spiegare a chi non sapeva quello che è accaduto, e solo alla fine porci una domanda su tutte, dov’è il governo?
Così come ai funerali svolti nel 1980, nei quali la popolazione fischiò e insultò il Governo di allora, fatta eccezione per Sandro Pertini che volò immediatamente a Bologna e pronunciò l’indimenticabile frase “non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia mai avvenuta in Italia”, oggi come allora il Governo è assente, oggi come allora il Governo è impegnato in altro.
Così come per Paolo Borsellino meno di un mese fa, di nuovo le alte istituzioni del paese mancano l’appuntamento con la storia, mancano di rispetto verso le famiglie delle vittime, e le vittime stesse.
Se nei vari telegiornali tiene banco la disputa tra il Presidente della Camera e il Presidente del Consiglio, se nei vari approfondimenti si citano i problemi all’interno del partito di maggioranza, oppure i servizi sul traffico dell’esodo vacanziero, almeno noi volgiamo prima di tutto rispettare la storia, vogliamo ricordare con cordoglio la strage, pregando dal profondo del cuore che non succeda mai più una cosa del genere, almeno noi vogliamo essere diversi.
Basta con le lotte di partito, con gli interessi personali, con i video delle autostrade, almeno oggi, in silenzio per qualche minuto, ricordiamo quelle semplici e innocenti persone che hanno perso la vita.
di Cristian Amadei