Nuova stagione di True Blood, nuove emozioni e nuove sensazioni. A dirla tutta, la premiere mi è piaciuta, l'ho trovata esilarante, forse troppo, ma poco stile "trubloniano". Come sempre la fotografia, le ambientazioni, i dialoghi, e l'interpretazioni degli attori, sono stati sublimi, ma, e mi ripeto, secondo me tutto poco stile "True Blood" nel vero senso della parola,
Ho avuto la sensazione che la storia dei vampiri non fosse più il fulcro della storia, ma una delle tante storie che ruotano intorno alle altre ... ma andiamo con ordine.
Non sono una fan della saga cartacea, ma credo che ormai sia chiaro che il True Blood televisivo si sia discostato completamente da essi, e se all'inizio erano un filo conduttore, adesso la serie ha acquisito vita propria. Se sia un male o un bene non saprei, certo è che per mandare avanti lo show, e far incastrare tra loro le storie nuove e quelle vecchie, hanno bisogno di inventarsi sempre roba nuova da raccontare, e True Blood rischia di diventare un accozzaglia di cose.
L'episodio è partito con un breve riassunto su ciò che è successo nella quarta stagione, e tutto è iniziato dove è finito, nella cucina di Sookie, non prima di farci vedere "Mastro Lindo Eric (solo con più capelli!) sistemare il disastro dopo l'uccisione di Nan Flanagan. La scenetta di Eric che pulisce l'uffico di Bill, mentre quest'ultimo parla al telefono, è stata simpaticissima e quei due hanno dato vita ad una nuova coppia di "comici" stile "Ric e Gian" o "Gianni e Pinotto" fate vobis.