Metto in evidenza un commento di Elio sulla situazione libica in quanto,essendoci stato personalmente,sa meglio di tutti noi come stanno relamente le cose.
La Libia è un caso a sè,ma per questo non si può dire che i "sudditi"siano contenti perchè hanno un tenore di vita accettabile.
Molti anni fà,per ragioni di lavoro,sono stato in Libia un paio di volte,ma per periodi abbastanza lunghi.Non ho avuto molte opportunità di dialogo con i locali,perchè operavo in strutture sotto controllo militare.
Quello che ho potuto capire è che esistono diverse origini tribali,ognuna delle quali subisce l'arroganza di quella che detiene il potere. Esiste un regime poliziesco/militare che controlla tutto ed il dissenziente viene eliminato.Non ci si fida di nessuno e,per certe attività,si chiamano gli stranieri.
Nel mio caso,ci occupavamo di addestamento di piloti e tecnici aeronautici.Nelle basi che ho frequentato c'erano bulgari per la manutenzione,russi per i carri armati,polacche come dentiste,ecc.
I locali vengono sistematicamente esclusi,se non fanno parte della stessa famiglia "allargata".
Ora hanno trovato l'opportunità di alzazre la testa,influenzati dai vicini di casa,ma non credo ad una regia esterna.