Gli artisti cantavano delle arie famose, ma al momento dell’acuto si bloccavano;
di seguito una collega, vestita da prefica-accabadora, li ricopriva con un velo nero e tutti, poi, sseguivano un feretro simboleggiante la Cultura.
E’ stato commovente come noi spettatori, semplici appassionati e/o abbonati del Teatro, al termine dell’esibizione, siamo scattati in piedi per stigmatizzare, con un lungo e interminabile applauso, la nostra vicinanza e la calorosa solidarietà a questi lavoratori che lottano, sì, per il loro posto di lavoro, ma che stanno lottando anche per salvare la la tradizione dell’Opera Lirica a Cagliari.
Dove andremmo noi Sardi a godere lo spettacolo di un’opera lirica dal vivo se ci chiudessero il Teatro di Cagliari?
Non oso neppure immaginare che possa accadere una cosa del genere!
Forza lavboratori del Teatro: siamo tutti con voi!