Si è tenuto oggi, presso la sala stampa del CSI Piemonte, un incontro dal tema “Community Cloud tra PA e Imprese”. Il convegno ha visto l’autorevole partecipazione dell’On. Stefano Quintarelli, Presidente del Comitato di indirizzo della Agenzia per l’Italia Digitale, del Dott. Ferruccio Ferranti, Direttore Generale del CSI Piemonte e della Dott.ssa Paola Tavella, del CSI Piemnonte. Si è prevista, inoltre, la partecipazione del Dott. Olivier Terzo, Istituto Superiore Mario Boella, del Dott. Giovanni De Paola, IBM, del Dott. Dario Regazzoni, EMC, del Dott. Fausto Massa, di MICROSOFT, e del Dott. Luca Monterzino, della PROLOGIC.
L’intervento dell’On. Quintarelli.
Nel suo intervento, l’On. Quintarelli ha ricordato il recente impegno nella presentazione dell’emendamento all’art.29 della legge di stabilità, frutto del lavoro dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica (qui riportato – fonte www.parlamentari.org):
l’articolo 29 della Legge di Stabilità 2016 mira a garantire l’ottimizzazione e la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi in materia informatica, prevedendo che le amministrazioni pubbliche e le società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione provvedono ai propri approvvigionamenti esclusivamente tramite Consip S.p.A, previo parere vincolante dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) sui parametri di qualità e di prezzo dei beni e servizi oggetto della richiesta di approvvigionamento.
L’emendamento 29.3, con la modifica apportata al comma 2, introduce la possibilità, per le pubbliche amministrazioni, di richiedere ad Agid, Consip SpA ed altri soggetti aggregatori, iniziative e misure, anche organizzative, volte al contenimento della spesa, massimizzando ulteriormente la razionalizzazione degli acquisti; con la modifica del comma 3 si rende il contenuto di tale comma più coerente con l’impianto complessivo dell’articolo, introducendo uno scaglionamento, nell’arco del triennio 2016-2018, dell’obiettivo di risparmio di spesa annuale, mantenuto al 50% ma riferito unicamente ai costi di gestione al netto dei costi di connettività.
Il Direttore Ferranti ha poi chiarito che dal 2009 il CSI è impegnato nella progettazione nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni tecnologiche organizzative per la piattaforma cloud regionale e interpretabile. Negli scorsi mesi ha partecipato in sede CISIS, in rappresentanza della Regione Piemonte insieme alle altre regioni, alla stesura del documento “azione di infrastrutturazione digitale attraverso community cloud e cybersecurity”, presentato successivamente al comitato di indirizzo dell’AGID.
L’idea è di dar vita a una nuova fase di cooperazione tra regioni, altre amministrazioni e privati: sfruttando le potenzialità del modello cloud, è possibile integrare le buone pratiche delle amministrazioni pubbliche e le più efficaci soluzioni di mercato per la creazione di un ecosistema digitale che contribuisca alla crescita anche del settore privato non-ICT. L’obiettivo finale è quello di fornire al cittadino servizi pubblici digitali sicuri ed efficaci basati sul cloud, con servizi infrastrutturali gestiti a livello regionale, e favorire economie di scala grazie all’intervento dei privati nello sviluppo di servizi applicativi in cloud, agevolando il riuso e l’integrazione di soluzioni.
Ci è stata data, inoltre, la possibilità di accedere al Datacenter del CSI Piemonte che vede quattro enormi sale per i servizi di server, storage, tape library, dispositivi di rete e housing. Il datacenter fornisce 1.800 servizi applicativi, 11.000 oggetti monitorati, 260 istanze DBMS, 2.100 ambienti applicativi Weblogic, 50.500 jobset eseguiti mensilmente, la gestione di 3100 switch e router, 200 firewall, 500 access Point WiFi, servizi di cloud e colocation.
Qui le immagini: