Da quando sono tornata dalla mia ultima vacanza penso a quanto sia difficile trovare i compagni di viaggio ideali. Quelli a cui piace fare quello che piace a te, con cui sei d'accordo sugli orari, che non rompono le palle con troppa organizzazione o troppo poca. Ero ospite a casa di una mia amica e della sua coinquilina a Malta. Sono state gentilissime, sono stata lì dieci giorni, avrei rotto le palle a chiunque, ma loro si sono offerte e mi hanno trattato benissimo. Però. Per tre giorni abbiamo noleggiato un'auto "Perché così ti portiamo a vedere più cose". Cosa abbiamo fatto? Siamo andate in spiaggia. Ma non solo. Alle 16.15/16.30 se ne uscivano con "Noi siamo stanche, quando vuoi andiamo." Alle QUATTRO E MEZZA. Dopo che mi avete portato in spiaggia lasciatemi star là almeno fino alle otto. Poi frasi come "Ah ma hai la guida?" "Ah ma sai già dove vuoi andare?"Quando sono rimasta sola, anche se non avevo più l'auto, mi sono sentita sollevata. Stavo da Dio. Ho potuto fare quello che volevo.Questo per dire che, a volte, si dà per scontato che viaggiare con qualcuno sia meglio. Non è sempre vero.Quando penso alle persone con cui mi sono trovata bene a viaggiare mi vengono in mente Madre (ebbene sì, signori), un mio ex e qualche amica. Neanche. Forse una. Sarò difficile io? (Anche in questo?)Mi piace solo organizzarmi ma senza programmare le cose giorno per giorno, sapere che autobus/treno/metro devo prendere quando esco dall'aeroporto, comprare una bella Lonely Planet, non andare solo in spiaggia perché dopo un giorno e mezzo mi rompo le palle, andare a vedere cose, mangiare cibi tipici e non pasta e pizza, svegliarmi a un'ora decente la mattina per riuscire a fare cose. Magari non alle 5.30 come in queste ultime vacanze, ma questa è un'altra storia.Quando sono andata la prima volta a Barcellona eravamo un gruppo di otto persone. Delle piaghe. Mi dicevano spesso "Ma non ti fermi mai?" Ma no, cavolo, se sono in un posto nuovo voglio vedere, fare, girare! Non mi puoi dire ogni due secondi "Sono stanco" o "No, la sera non usciremo mai". Perché va bene essere stanchi, ma se vuoi solo dormire magari un'altra volta fai una vacanza diversa. E non ti arrabbi perché una sera abbiamo sbagliato autobus e siamo finiti in un posto sconosciuto con un autista che parla solo catalano, basta mantenere la calma e una soluzione si trova. Per la cronaca, sì, siamo riusciti a tornare in albergo senza che ci rapissero. Pensa un po'.Quindi io sono ancora alla ricerca della persona con cui viaggiare. E, probabilmente, proverò ad andare in giro da sola. E vedremo come andrà. Io credo bene.
Da quando sono tornata dalla mia ultima vacanza penso a quanto sia difficile trovare i compagni di viaggio ideali. Quelli a cui piace fare quello che piace a te, con cui sei d'accordo sugli orari, che non rompono le palle con troppa organizzazione o troppo poca. Ero ospite a casa di una mia amica e della sua coinquilina a Malta. Sono state gentilissime, sono stata lì dieci giorni, avrei rotto le palle a chiunque, ma loro si sono offerte e mi hanno trattato benissimo. Però. Per tre giorni abbiamo noleggiato un'auto "Perché così ti portiamo a vedere più cose". Cosa abbiamo fatto? Siamo andate in spiaggia. Ma non solo. Alle 16.15/16.30 se ne uscivano con "Noi siamo stanche, quando vuoi andiamo." Alle QUATTRO E MEZZA. Dopo che mi avete portato in spiaggia lasciatemi star là almeno fino alle otto. Poi frasi come "Ah ma hai la guida?" "Ah ma sai già dove vuoi andare?"Quando sono rimasta sola, anche se non avevo più l'auto, mi sono sentita sollevata. Stavo da Dio. Ho potuto fare quello che volevo.Questo per dire che, a volte, si dà per scontato che viaggiare con qualcuno sia meglio. Non è sempre vero.Quando penso alle persone con cui mi sono trovata bene a viaggiare mi vengono in mente Madre (ebbene sì, signori), un mio ex e qualche amica. Neanche. Forse una. Sarò difficile io? (Anche in questo?)Mi piace solo organizzarmi ma senza programmare le cose giorno per giorno, sapere che autobus/treno/metro devo prendere quando esco dall'aeroporto, comprare una bella Lonely Planet, non andare solo in spiaggia perché dopo un giorno e mezzo mi rompo le palle, andare a vedere cose, mangiare cibi tipici e non pasta e pizza, svegliarmi a un'ora decente la mattina per riuscire a fare cose. Magari non alle 5.30 come in queste ultime vacanze, ma questa è un'altra storia.Quando sono andata la prima volta a Barcellona eravamo un gruppo di otto persone. Delle piaghe. Mi dicevano spesso "Ma non ti fermi mai?" Ma no, cavolo, se sono in un posto nuovo voglio vedere, fare, girare! Non mi puoi dire ogni due secondi "Sono stanco" o "No, la sera non usciremo mai". Perché va bene essere stanchi, ma se vuoi solo dormire magari un'altra volta fai una vacanza diversa. E non ti arrabbi perché una sera abbiamo sbagliato autobus e siamo finiti in un posto sconosciuto con un autista che parla solo catalano, basta mantenere la calma e una soluzione si trova. Per la cronaca, sì, siamo riusciti a tornare in albergo senza che ci rapissero. Pensa un po'.Quindi io sono ancora alla ricerca della persona con cui viaggiare. E, probabilmente, proverò ad andare in giro da sola. E vedremo come andrà. Io credo bene.
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