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“Compatibilità ambientale” per l’ampliamento della discarica di Crotta D’Adda

Creato il 17 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

CROTTA D’ADDA CR L’ampliamento della discarica di inerti che a Crotta D’Adda riceve le scorie dell’acciaieria Arvedi è stato considerato ambientalmente compatibile. Il livello dei rifiuti salirà di due metri: da 53,5 metri sul livello del mare a 55 metri e mezzo, mentre la media del piano campagna è 49 metri. La proprietà del terreno è dell’industriale.

Il decreto del Settore Pianificazione territoriale e trasporti che accetta la richiesta dell’azienda, i cui rifiuti sono gestiti da Cremona Ecologia, porta la data del 14 maggio, a soli 11 giorni dalle elezioni. L’amministrazione provinciale ha pubblicato oggi il documento firmato Maurizio Rossi, con un allegato di 25 pagine, sul proprio sito internet, mostrando in un allegato le conseguenze della decisione presa. Saranno smaltiti a Crotta un milione e 255mila metri cubi di rifiuti, che corrispondono a circa 156mila metri cubi all’anno, cioè 627 metri cubi per ogni giorno lavorativo. Per otto anni continuerà l’andirivieni di camion: 45 in entrata e 45 in uscita ogni giorno, ovvero un veicolo pesante ogni cinque minuti considerando le otto ore lavorative. Il nono anno di attività sarà dedicato al ripristino ambientale dell’area. Il peso dei rifiuti avrà un massimo di 1.129,5 tonnellate giornaliere, distribuite in camion dalla capacità di carico di 25 tonnellate e mezzo. I tipi di rifiuti sono elencati nel decreto. Arriveranno a Crotta rifiuti derivanti da miniera o cava oltre che dal trattamento fisico o chimico di minerali, ma anche prodotti da processi termici, derivati da operazioni di costruzione e demolizione, compreso il terreno proveniente da siti contaminati, e minerali, terra e roccia, oltre a rifiuti non specificati, quindi con il numero di codice 10.

Questo è il risultato di un procedimento iniziato nell’estate del 2012 e completato due giorni fa, dopo richieste di proroga e integrazioni presentate a più riprese da Cremona Ecologia, in modo tale che l’inizio dell’iter amministrativo va riferito all’aprile di quest’anno. Secondo l’amministrazione provinciale i due geositi che si trovano nel corridoio naturale della discarica restano al sicuro. Le osservazioni presentate in ritardo da due agricoltori, inoltre, vengono recepite nelle prescrizioni: la richiesta di irrigare i campi, ad esempio, verrà garantita e verificata.

Questo avverrà, almeno, secondo i criteri di compatibilità ambientale applicati dall’amministrazione provinciale di Cremona.

notizia trasmessa ieri dal tg di Telecolor, http://www.telecolor.net

Il giornale La Provincia di Cremona, guarda caso, proprio ieri esaltava la tecnologia del gruppo Arvedi e i suoi affari in Cina. Soldi dalla Cina, rifiuti a Cremona e provincia. E’ mancata una politica industriale lungimirante in Italia: è banalmente pericoloso che non si pensi al contesto in cui si trovano le attività produttive di maggiore impatto. Naturalmente è tardi per rimediare: inizia ad accorgersene il territorio, non solo i vicini di casa. Le istituzioni. Anzi la propaganda va molto oltre la situazione dell’acciaieria e riesce anche a spacciare sul quotidiano La Repubblica questo territorio come una specie di paradiso dell’agroalimentare. Un bel sogno, non la realtà. Occorrerebbe, come auspicato dal sindaco di Grumello Fabio Scio, una tecnologia capace di riciclare i rifiuti dell’acciaieria, altrimenti l’impatto ambientale sarà compatibile, come stabilito dall’amministrazione provinciale, ma le discariche, una per una compatibili, saranno sempre più numerose. 

qui sotto i link al decreto dell’arch. Maurizio Rossi, settore Pianificazione territoriale della Provincia

arvedi atto 42_2014_137 (1)

arvedi AllegatoA-parte-integrante


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