Modifiche allo Statuto della Società partecipata umbra TPL e Mobilità – Adeguamento alla Legge Regionale 5/2012
Ieri, in Consiglio Comunale si è votato per approvare le modifiche allo Statuto della Società della Mobilità, a seguito delle nuove norme regionali. La legge regionale prevede che il compenso degli amministratori la società partecipata a capitale pubblico della Mobilità, non possa superare l’80% dell’indennità di carica del consigliere regionale per il Presidente ed il 50% per i componenti il consiglio d’amministrazione. Non c’è che dire: una lauta e sostanziosa remunerazione. L’atto posto in votazione in Consiglio prevedeva l’impegno del Sindaco a rappresentare, quale indicazione politica, l’opportunità di un un’ulteriore abbassamento dei compensi per gli amministratori della partecipata, da parametrare sulla retribuzione del Sindaco. Idea pienamente condivisibile, a condizione che tale indirizzo fosse reso vincolante almeno per i rappresentanti del Comune nella società del pubblico trasporto.. Diversamente tale indicazione resta solo una vuota ed inapplicata enunciazione retorica, fine a se stessa, senza alcuna incidenza effettiva. Il più classico specchietto per le allodole, buono solo per bassa propaganda e salvarsi l’anima dalle critiche inferocite della gente. Per evitare che si gettasse fumo negli occhi e per verificare l’effettività della condivisibile proposta, ho presentato un emendamento in tal senso. Chiedevo testualmente di aggiungere di “ impegnare il Sindaco a dichiarare decaduto quell’amministratore, espressione del Comune nel Consiglio di amministrazione di Umbria TPL e Mobilità, qualora lo stesso non ottemperi alle indicazioni espresse in materia di compensi dal Consiglio Comunale”. L’emendamento è stato bocciato, con 9 voti favorevoli, 15 contrari, 5 astenuti; ma, credo, ha avuto, in ogni caso, il merito di smascherare il grande, vero bluff : tutto resterà come dice la legge regionale, le ulteriori ipotizzate riduzioni di compensi, rientreranno da subito nel cassetto, perché non si è voluto introdurre nessun elemento di “effettività”. Conseguentemente ho votato contro l’atto. E’ però emblematico e significativo che la Capaldini, Presidente della Commissione che aveva proposto il testo in discussione, abbia votato a favore dell’emendamento da me proposto, in contrapposizione al suo Gruppo politico. La ringrazio per l’ onestà intellettuale e la libertà di pensiero che ha voluto apertamente dimostrare: le fa onore. Un solo rammarico: di tutto questo La Nazione, di solito attenta e scrupolosa, nulla ha riferito, dando una informazione parziale e distorta.
Giorgio Corrado – Consigliere Comunale – Gruppo Misto