Compio trent'anni e vado in Iran/07 - Ritorno a casa

Creato il 25 maggio 2014 da Mapo
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Istanbul, 25 maggio 2014
Il viaggio di ritorno è la solita e stanca litania di posti tutti uguali, non luoghi dominati da luci al neon e aria condizionata.

Per una serie di circostanze ci toccano attese massacranti in aeroporto e un lungo scalo in quella che fu Costantinopoli. Le porte d'Europa: l'occasione buona per acclimatarsi al vecchio continente, che ci attende sornione e immutato.Le ruote dell'aereo toccano finalmente terra all'areoporto di Istanbul alle 07.50 del mattino, ora locale.

Le donne si tolgono il velo, che ricade morbido ad avvolgere il collo, come una pashmina all'ultima moda; su un pannello compare la fotografia della statua della libertà con una crema da bagno al posto della fiaccola (in questi giorni, dipinta sui muro della capitale iraniana l'abbiamo vista in ben altre pose); si può soffiare il naso in pace senza essere guardati storto; al duty-free vendono decine di marche di whisky diverse e le persone, tutte intorno, hanno smesso di sorridere e guardarci ammirati, come marziano appena scesi da un'astronave fosforescente.Stiamo tornando a casa.


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