Compiti a casa

Creato il 28 aprile 2011 da Andrea
Non faccio più i compiti a casa. Non li faccio più da tanto. Faccio solo cose di cui ho realmente voglia e tra queste non vi è più quella auto-coercizione del dovere per troppi anni sperimentata. Sono del tutto indisciplinato di recente anche nella mia gestione dell'appartamento. Lascio a crescere flora e fauna nella mia cucina in attesa che la lavastoviglie si riempia. Ammucchio abiti da stirare per mesi, finchè sopraffatto dalla impossibilità di utilizzare ulteriormente mobilia destinata ad altro scopo, mi risolvo a fare l'indispensabile.
Non mi riconosco più neanche se guardo ad alcuni mesi fa, quando mi prendevo attenta cura di una serie di dettagli che davano alla mia casa una nota organizzativa inattesa. Non so se la mia vera natura stia prepotentemente riemergendo, o forse sia un momento transitorio di totale indifferenza alla realtà prossima che non mi dia alcuna soddisfazione. Fatto sta, che i miei compiti, quelli per cui non sono pagato, li trascuro amabilmente, inventando spesso delle vie complicate per ignorarli. Più complicate in realtà queste vie della banale soluzione risolutiva. Ma il prendere di petto il dovere mi è del tutto intollerabile.
Passerà questo momento forse. Forse no. Ma credo il mio contrappasso attuale sia abbastanza giusto: ho speso molti anni della mia vita facendo solo ed esclusivamente quello che dovevo. Certo sono dove sono soprattutto grazie a uno spirito devoto al "da farsi". Ma non credo che adesso sia più abbastanza dirsi che ci sono cose che si debbono fare. No. Siccome adesso sul palco ci sto con fare pensoso, probabilmente con l'atteggiamento di chi è pronto al prossimo scatto, ma ancora non sa dirigerlo, è meglio imparare dalla storia del Cunctator. E conto...

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :