Ricordo un'estate delle elementari, quando uno dei compiti per le vacanze assegnatoci dalla maestra era stato quello di raccontarle in un diario, le nostre vacanze. E io, che ero stata in un piccolo viaggio in Italia con la mia famiglia, avevo realizzato senza saperlo un vero e proprio taccuino di viaggio! Quaderno spesso dalla copertina semirigida, di quelli con le righe larghe ( si useranno ancora?), piccoli temi dedicati al viaggio giorno per giorno e intervallati da cartoline incollate sulla pagina bianca.
E poi, ovviamente, i libri. C'erano sempre i libri da leggere durante le vacanze, spesso nel fresco di una camera nelle ore più assolate dell'estate pugliese.
Lo facevate anche voi? E che ricordi avete delle vostre estati da "piccoli"?
Mi è tornato in mente tutto questo proprio in questi giorni, anche grazie ad una storia che ha fatto il giro del web e di cui sicuramente avrete già sentito parlare anche voi. E' quella di Cesare Catà, insegnante al Liceo di Scienze Umane Don Bosco a Fermo, e dei suoi compiti per le vacanze assegnati ai suoi studenti. Semplicemente bellissimi. Ho deciso di condividerli anche qui con voi. Soprattutto perchè molti dei quindici consigli regalati dal professore dovremmo seguirli anche noi adulti. Perchè invitano alla leggerezza, allo stupore, alla spontaneità, al gioco, e dovremmo farne tesoro più spesso, anche nella vita di tutti i giorni!
Eccoli qui per voi.
Quali sono i vostri preferiti?
Gli speciali compiti per le vacanze del professor Catà
- Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici.
- Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati insieme quest'anno: più cose potete dire, più cose potete pensare; e più cose potete pensare, più siete liberi
- Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l'estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete (per consigli di lettura, chiedere a me).
- Evitate tutte le cose, le situazioni e le persone che vi rendono negativi o vuoti: cercate situazioni stimolanti e la compagnia di amici che vi arricchiscono, vi comprendono e vi apprezzano per quello che siete.
- Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l'estate, come tutte le cose meravigliose, mette in subbuglio l'anima. Provate a scrivere un diario per raccontare il vostro stato (a settembre, se vi va, ne leggeremo insieme)
- Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L'estate è una danza, ed è sciocco non farne parte.
- Almeno una volta, andate a vedere l'alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi, grati.
- Fate molto sport.
- Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l'estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme (se questa va male, tornate al punto 8).
- Riguardate gli appunti delle nostre lezioni: per ogni autore e ogni concetto fatevi domande e rapportatele a quello che vi succede.
- Siate allegri come il sole, indomabili come il mare.
- Non dite parolacce, e siate sempre educatissimi e gentili.
- Guardate film dai dialoghi struggenti (possibilmente in lingua inglese) per migliorare la vostra competenza linguistica e la vostra capacità di sognare. Non lasciate che il film finisca con i titoli di coda. Rivivetelo mentre vivete la vostra estate.
- Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell'estate cercate la forza per non arrendervi mai, e fate di tutto per perseguire quel sogno.
- Fate i bravi.