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Complessi rapporti tra mafia economica e politica del nord. un esempio su tutti la situazione della sud trasporti della famiglia incensurata degli ercolano

Creato il 03 agosto 2011 da Madyur

Un’impresa siciliana continua a crescere a ritmi da primato. Un vortice di capitali. Da trent’anni è perseguitata da sospetti di contiguità con i più potenti boss di Cosa Nostra a Catania. Semplici sospetti , mai sfociati in condanne , eppure rilanciati anche questi mesi dalla Direzione investigativa antimafia (Dia). L’altra irregolarità è che quest’azienda del profondo Sud è diretta da un manager del Nord con un curriculum unico : è un ingegnere di Alessandria , con un passato di assessore del centrosinistra , legato al colosso Gavio dell’imprenditoria. E con un banchiere , ex politico nella stessa provincia , del calibro di Palenzona , numero due di Unicredit e uomo forte della galassia Mediobanca – Generali.

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La società al centro di questi incroci si chiama Sud Trasporti e ha saputo conquistarsi da tempo un ruolo di primo piano nel traffico merci che ruota attorno al porto di Catania , anche grazie al consorzio di Logis di cui fa parte. L’azienda appartiene al ramo incensurato della famiglia Ercolano , che è legata al clan di Nitto Santapaola , che domina Cosa Nostra e Catania fin dagli Anni Settanta.

La Sud Trasporti era stata fondata quarant’anni fa , come ditta individuale con due piccole officine , Da Giovanbattista Ercolano , nato a Catania nel 1932 , emigrato negli Anni Sessanta a Torino. Oggi il capitale è diviso in parti uguali tra i figli , tutti assolutamente incensurati : Angelo è il presidente , la sorella Maria è vice , mentre il primogenito Aldo completa il consiglio.

A Catania si conosce soprattutto il loro albero genealogico : solo tra parenti stretti nell’ultimo rapporto annuale della procura nazionale antimafia cita nomi e ruoli di ben 22 arrestati per mafia e delitti vari , in gran parte condannati con sentenze definitive. Nel 1998 Il padre Giovanbattista fu assolto per insufficienza di prove già in primo grado. Così quel ramo è rimasto sempre pulito , mentre l’Antimafia contro gli altri fratelli.

Giuseppe Ercolano , sposato con la sorella Santapaola , è stato arrestato nel 2010 come presunto padrino dei trasporti agro-alimentario tra Catania e Fondi ; suo figlio Aldo è all’ergastolo come esecutore , tra gli altri, dell’omicidio del giornalista Giuseppe Fava; Sebastiano è morto l’anno scorso mentre scontava 27 anni di reclusione ; Salvatore continua a protestare di essere detenuto ingiustamente dal 1985.

Ai boss Sono stati sequestrati patrimoni immobiliari : non solo immobili e terreni , ma anche aziende di autotrasporto , prima la Avimec e l’anno scorso la Geotrans. Attraverso quella ditta , intestata a un figlio di Giuseppe , la cosca avrebbe imposto un monopolio mafioso sui trasporti di frutta e verdura nel mercato di Catania.

Oggi l’azienda Sud Trasporti ha sedi sparse tra Milano , Torino, Alessandria la Tunisia , con 70 dipendenti fissi d una flotta di 600 camion. Più dei ricavi per 17 milioni dichiarati nell’ultimo bilancio disponibile , a impressionare è un tasso di crescita eccezionale.

A Rivalta , provincia di Alessandria , la Su Trasporti ha la sede operativa per tutto il Nord Italia. E’ qui che gli Ercolano incrociano Bressan , assessore nell’ultima giunta di centrosinistra ad Alessandria, che nel 2008 diventa direttore generale dell’azienda. Il manager ha pieni poteri , tanto da gestire i trasporti eccezionali . i rifiuti pericolosi nonchè la riorganizzazione necessaria per far fronte alla crescita.

La nomina di Bressan garantisce ai catanesi un legame politico. Lo dimostra il suo ingresso nel consiglio d’amministrazione della Rivalta Terminal Europa , la società che sta realizzando l’ampliamento dell’interporto. A nominarlo sono i soci della Rte , Gavio compresi. Il nome dell’assessore era stato segnalato dalla Finpiemonte Partecipazioni , guidata all’epoca da manager vicini a Palenzona , che è qui è considerato un influente uomo politico, nonché ex presidente della provincia di Alessandria.

Le carriere di Palenzona e Bressan s’intrecciano nel 2002 , quando il secondo diventa assessore. Il sindaco che lo porta in Comune lo denomina “assessore a progetto”, perché fra i suoi compiti c’è la realizzazione di una società, chiamata Parco Logistico di Alessandria(Pla) che deve offrire un nuovo scalo merci alle porte della città, a Cantalupo. Un’iniziativa firmata da Palenzona in persona. Nel 2006 vede la luce il Pla, e Bressan lascia la poltrona di assessore e diventa presidente.

Ma i legami di Bressan e Palenzona sono continui. Nel 2002 l’ingegnere diventa amministratore di una società controllata dalla provincia palenzoniana , al Energia e territorio. Un anno più tardi entra nel consiglio di un’altra azienda pubblica, la Slala , nata per fare di Alessandria il fulcro commerciale del Nord.

La banca di riferimento della Sud Trasporti è la Unicredit, che ha concesso finanziamenti per qualche milioncino alle poco indebitate società del gruppo. Inoltre una quota di Interporto di Rivalta è in vendita, perché un socio ne vuole uscire, e l’Unicredit sembra la più accreditata nella compravendita.

Quello che rovina questa oasi perfetta è un indagine della Dia ( Direzione investigativa antimafia) che a Catania denuncia un sistema di inquinamento dell’economia locale gestito da imprese mafiose , presenti principalmente nel settore dei trasporti. Nel marzo 2009 la Federazione Autotrasportatori Italiana ( per cui 16 anni ne è stato presidente Palenzona) della Sicilia Orientale nomina presidente Angelo Ercolano , amministratore della Sud Trasporti. Angelo è figlio di Gianbattista, che a sua volta è fratello di Giuseppe , sposato con Grazia Santapaola , sorella di Nitto.

Gli Ercolano si sono rivolti all’avvocato Giulia Bongiono. Il 14 aprile hanno scritto una lettera alla Dia in cui confermano di avere la fedina penale pulita. La Procura nazionale antimafia descrive la trasformazione del Clan Ercolano-Santapaola da banda armata a mafia economica , in grado di controllare imprese in apparenza legali.


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