Oggi i Marketers che operano nell'ambito delle pianificazioni di advertising digitale si trova ad affrontare una serie pressoché infinita di scelte:
- tempistica,
- posizionamento,
- formato,
- targeting,
- device
- misurazione.
Questo processo sempre più complesso rischia però di far aumentare anche l’inefficienza delle campagne: in particolare quando le agenzie si servono di tecnologie di diverse terze parti per gestire le varie leve di una campagna digitale (search, video, mobile, social, RTB, rich media, ecc.).
Il fattore chiave per semplificare il processo di gestione delle campagne risiede nell’individuare la fonte della sua complessità. Su questo fronte è interessante analizzare quanto emerso dalla nuova ricerca di DG MediaMind, “Complexity Index”.
Il focus della ricerca è l’analisi dell’evoluzione delle pianificazioni di online advertising degli ultimi quattro anni.
Quali sono i principali fattori studiati dal Complexity Index?
Questo indice prende in considerazione i principali fattori che contribuiscono al carico di lavoro del campaign manager e che possono essere identificabili nei seguenti punti:
- numero di campagne per inserzionista,
- numero di siti su cui le campagne sono distribuite,
- posizionamenti,
- formati,
- varianti creative,
- metodi di targeting,
- tracking e tag di conversione delle terze parti.
Cosa rivela la ricerca Complexity Index?
Dal Complexity Index sono emersi alcuni spunti interessanti:
1) Gli inserzionisti puntano al raggiungimento di audience diverse con la stessa campagna oppure provando l’uso di messaggi diversi in base all’audience.
2) Dall’analisi dei dati della piattaforma MediaMind le campagne con 2-4 versioni diverse di annunci sono aumentate dal 24,6% al 29%.
3) Le campagne con 50 o più annunci sono aumentate dal 5,4% al 6,4%.
4) Sulla base dei dati a disposizione, questo 'indice di complessità' è in generale cresciuto anno su anno raggiungendo un incremento di oltre il 20%dal 2010 al 2013.
"Agenzie e campaign manager combattono contro una complessità crescente determinata dall’uso di più device con schermi di dimensioni diverse. Una piattaforma digitale intelligente riduce questa complessità e può rivelarsi rapidamente il loro migliore alleato", ha dichiarato Ricky Liversidge, Chief Marketing Officer di DG. "Questo consente a chi gestisce le pianificazioni di concentrarsi sul raggiungimento degli obiettivi della campagna e sulla soddisfazione dei propri clienti."
È possibile scaricare il report completo “Complexity Index” facendo click qui.