In zone dove si vive molto spesso ai limiti della sopravvivenza a causa di una forte disoccupazione, tale progetto può rappresentare un’alternativa valida per chi offre un bene o un servizio, ma non ha la controparte a cui rivolgersi, e chi ha bisogno di un bene o un servizio ma non ha il denaro contante per usufruirne. A tal proposito, con “Aiutamundi” si cerca di risolvere un problema molto sentito nella Locride: l’incapacità della domanda di pagare monetariamente l’offerta, in quanto da una parte ci sono molti disoccupati – oltre che una vasta presenza di una piccola produzione agricola ed artigianale che non trova mercato – dall’altra ci sono molti bisogni disattesi.
Al riguardo, per risolvere tale contrapposizione, il progetto cerca di creare un sistema di scambio di prodotti e servizi, che sia complementare al mercato ordinario, coinvolgendo la maggior parte delle competenze e conoscenze presenti nel territorio della Locride. Grazie ad “Aiutamundi”, dunque, sarà possibile vendere i prodotti degli operatori oppure offrire la propria competenza e professionalità per guadagnare crediti che verranno utilizzati per acquistare beni o servizi di cui si ha bisogno.
Alla luce di tali aspetti positivi, il progetto è stato accolto con molto entusiasmo in quanto è riuscito a costituire una partnership territoriale di 37 enti, composta da Comuni, cooperative sociali e associazioni no profit, oltre che il sostegno finanziario della “Fondazione con il Sud”, ente no profit nato dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato e del terzo settore per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno sostenendo “iniziative esemplari” di sviluppo locale al Sud.