Comprare un’isola con 5o centesimi a testa: la proposta della classe biellese

Creato il 19 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

 Crowdfunding per comprare un’isola e renderla patrimonio di tutti

Una classe biellese lancia la sfida: un crowdfunding che prevede lo sborsamento di soli 50 centesimi a testa per comprare l’isola di Budelli e renderla un paradiso per teenager.

L’isola di Budelli, paradiso dell’arcipelago sardo della Maddalena, rischia di essere messa all’asta. Ma Michael Harte, il magnate neozelandese che l’aveva acquistata, non la vuole più. Si fanno allora avanti nuovi compratori: se i soldi non li ha lo Stato, allora li metteranno gli studenti. Questa l’iniziativa di una classe della scuola media di Mosso, la II B, che ha calcolato quanti soldi sarebbero necessari per acquistare “l’isola rosa”: 50 centesimi per ogni alunno delle scuole italiane.

I ragazzi si sono subito messi in gioco e hanno aperto un conto corrente con una causale originale: “Contributo per l’acquisto dell’isola di Budelli”. L’iniziativa è davvero lodevole, oltre che facilmente realizzabile: se tutti gli studenti italiani donassero 50 centesimi si potrebbero raggiungere in pochissimo tempo, e con un minimo sforzo, i tre milioni di euro necessari per vincere la prossima asta. Tutto questo tramite il crowdfunding, ovvero un finanziamento collettivo di un gruppo di persone che utilizza i propri soldi in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni . La campagna “Non si sBudelli l’Italia” sta così sbarcando online e sui social network: approderà anche su Facebook con una pagina per coinvolgere gli studenti di tutta Italia.

Nel caso in cui riuscissero a comprare l’isola sarda, che cosa ne sarebbe del nuovo acquisto? Gli studenti hanno una sola cosa in mente: rispettarne l’ambiente e preservarla dalle speculazioni di privati senza scrupoli. E restituirla agli italiani. L’iniziativa, infatti è una lezione per questi studenti e tutti i loro compagni del nostro paese.Giuseppe Paschetto, professore di scienze della II B e ideatore della proposta, sostiene che “alla radice di questo progetto apparentemente ambizioso c’è la consapevolezza che se ci si impegna a qualcosa con determinazione nessun obiettivo è troppo alto. Una bella lezione per i giovani”.

E l’unico abitante di Budelli, Mauro Morandi, è dalla parte dei ragazzi: “La loro iniziativa è un insegnamento per un mondo che non ha ancora capito che si sta dando la zappa sui pendi distruggendo la natura e continuando con la deforestazione e l’inquinamento“.

E intanto i ragazzi intervistati dicono che “Sarebbe davvero bello se Budelli diventasse l’isola dei giovani. Pubblica, cioè patrimonio di tutti“. Speriamo che l’isola non vada nella mani sbagliate.

CM

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