“Compro oro”, boom di negozi che comprano preziosi in contanti

Da Mrinvest

“Compro oro” crescono per la crisi economica e la liberalizzazione del settore

“Compro oro” sono i negozi che si distinguono tra le poche attività che non risentono della crisi economica. Anzi, sono quelli che, con la liberalizzazione del settore, stanno crescendo in modo significativo in tutte le città italiane. Da una recente indagine si evince che in Italia ci sarebbero tra i 500 e i 600 negozi, ma si pensa che potrebbero essere molti di più.
L’oro ha sempre svolto un ruolo importante nella storia dell’uomo ed è uno dei pochi beni che ha mantenuto nei millenni un valore notevole. Anche oggi è un bene prezioso unico, utilizzato spesso come merce di scambio.

L’oro è stato da sempre una prerogrativa delle banche, ma negli ultimi anni ha avuto un vero e proprio boom negli investimenti e negli scambi. Possiamo ricercarne i motivi in due fattori: il primo è rappresentato dalla crisi che “costringe” molte persone a dare via i propri preziosi in cambio di soldi per arrivare a fine mese; il secondo dalle leggi italiane che hanno liberalizzato il fenomeno dei negozi “compro oro”.

Se in passato il commercio di oro era svolto dalle oreficerie, dove si creavano nuovi

gioielli riciclando quelli usati, oggi sono nati negozi indipendenti o veri e propri franchising. I gestori comprano dai privati gioielli in oro giallo o in argento, ma anche diamanti, orologi, monete e altri oggetti di valore, li pagano una certa somma per grammo per poi rivenderli a fonderie o aziende specializzate nel recupero di metalli preziosi. Il prezzo dell’oro è stabilito dall’UIC (Unione Italiana Cambi), secondo le quotazioni giornaliere, anche se le fluttuazioni di prezzo sono minime.

L’attività dei negozi “compro oro” è semplice da avviare, non necessita di grandi capitali iniziali e garantisce un guadagno sicuro. I motivi per cui la clientela si rivolge verso questi negozi sono, oltre che le difficoltà economiche, anche per disfarsi di monili fuori moda, ma anche, per esempio, dalla necessità di monetizzare una eredità da dividere.

L’attività dei “compro oro” non si improvvisa, ma purtroppo c’è chi lo fa, ed il rischio è quello di cadere nelle truffe. E’ importante accertarsi della provenienza degli oggetti preziosi, che possono essere anche rubati. Purtroppo alcuni non lo fanno e mettono in cattiva luce chi lavora onestamente.

Per questo tipo di commercio è necessaria l’autorizzazione della Banca d’Italia e si è sottoposti al controllo assiduo della Guardia di Finanza. Anche perchè i “compro oro” stanno crescendo sia come numero che come volumi di affari, e quindi facendo aumentare i rischi di evasione fiscale (soprattutto mancato pagamento dell’Iva). Ma potrebbero essere coinvolti, anche inconsapevolmete, in operazioni di riciclaggio e/o ricettazione. In Italia sono finiti nei guai per abusivismo, truffa e irregolarità varie numerosi gestori di negozi “compro oro”.

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By Blogsdna