Comunicare con gli adolescenti, può non essere un’impresa

Da Writergioia @Briccioledinfo

L’età adolescenziale nella maggior parte dei casi porta a cambiamenti di carattere anche nei ragazzi che si erano mostrati dolci e gentili. L’umore cambia da frustrazione, ribellione, testardaggine, sporadici momenti di allegria.

I seguenti suggerimenti non sono una soluzione, ogni adolescente è diverso dagli altri, in comportamento, in relazione alla società e ai problemi, ma possono essere utili per evitare di farsi venire l’emicrania ogni mattina.

Ascoltare

La comunicazione è fondata non solo nel parlare, ma soprattutto nel saper ascoltare. Uno degli errori più comune dei genitori è proprio quello di impartire ordini senza ascoltare l’opinione del proprio figlio.

Ascoltarlo, senza interromperlo, anche se a metà discorso, si è già capito cosa vuole dire, dimostra che è rispettato, che si accettano le sue idee, anche se non si condividono.

La voglia di sapere è un impulso quasi irrefrenabile per qualsiasi genitore. Non forzare mai il proprio figlio adolescente a farsi dire le cose. È giusto che abbia qualche piccolo segreto. Ciò non significa che non gli si deve chiedere niente, farlo in maniera amichevole dimostra interesse, non che lo si vuole tenere sotto controllo. Al momento opportuno, sarà lui stesso a voler parlare dei suoi problemi o delle sue gioie.

Se ci si sente in difficoltà , non si deve aver paura a chiedere un supporto esterno come al suo allenatore, al suo professore o a qualcuno a lui più vicino in modo da poter capire i suoi stati d’animo, come si dovrebbe parlare con lui o di che cosa ha bisogno.

Impartire ordini può andar bene fin tanto che si parla di bambini che hanno ancora bisogno di essere indirizzati per non sbagliare o farsi male. Quando si parla con gli adolescenti è opportuno spiegare la ragione del perché si vuole che si comporti in un determinato modo, così è più probabile che seguano la giusta strada.

È importante far capire al proprio figlio che ogni sua scelta, comporta delle responsabilità e delle conseguenze. Per fargli capire questo, bisogna lasciare che l’adolescente prenda anche delle scottature. Essere sempre pronti a salvarlo, a proteggerlo, non lo aiuta a crescere, a capire le difficoltà della vita.

Il rispetto si guadagna, non solo si richiede. Se si vuole costruire un buon rapporto, è necessario prendere in considerazione i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue opinioni e se necessario metterle a confronto con le proprie valutando INSIEME i pro e i contro.