La risposta sta proprio nella domanda, i Codici a Barre, per la loro struttura, contengono poche informazioni, di solito il codice del prodotto; informazioni che tramite software per dispositivi specifici e complessi, quali i lettori di bar-code o come le casse dei supermercati associano al codice identificato il prezzo del prodotto o la locazione per lo stoccaggio a magazzino e l'inventario.
I QR Code ( Quick Response Code) in italiano " Codici a Risposta Rapida", invece, sono stati creati per essere semplici, letti da dispositivi quali telefoni cellulari, smartphone, tablet ed altri, e per contenere un discreto numero di informazioni, fino a 4.296 caratteri alfanumerici. I dispositivi che li utilizzano, sono tutti di dimensioni ridotte, tutti utilizzabili in mobilità e da qualche anno fanno già parte del nostro quotidiano. Dispositivi che, tramite una semplice applicazione (una app) e la fotocamera onnipresente in tutti questi "device", decodificano il QR Code entrando in possesso di una discreta quantità di informazioni. Bello no?.
I QR Code sviluppati nel 1994, in Giappone, da Denso Wave, per conto della Toyota, hanno tante altre caratteristiche estremamente interessanti, una su tutte: possono essere sporcati, rotti, macchiati o danneggiati fino ad un 30% e comunque potranno ancora essere letti correttamente o ancora, grazie alle cosiddette " ancore" poste sui lati del codice, possono essere letti a 360° e grazie a questa capacità possono essere sistemati nelle più svariate posizioni e comunque decodificati in un tempo veramente minimo. I QR Code possono essere stampati in qualsiasi formato e su qualsiasi supporto, e con qualsiasi tipo di informazione, personalizzandoli ad hoc per l'uso che riterremo più opportuno.
Tralasciando l'uso industriale o commerciale di questo sistema di codifica, i QR Code possono essere, ad esempio, usati per sollevare le persona dal noioso compito di inserire i dati nel proprio smartphone, oppure possono essere inseriti nella pubblicità stampata su giornali e riviste o sui cartelloni pubblicitari, per veicolare semplicemente e velocemente, il lettore al sito web dell'azienda o alla sua pagina social su Facebook o Google+. Oppure consentire al cliente di un supermercato di acquisire informazioni qualitativamente più utili direttamente dalla confezione del prodotto.
Nel settembre del 2005, negli Stati Uniti, è nato il progetto Semapedia con l'intento di collegare, tramite i QR Code, i luoghi fisici alle relative descrizioni su Wikipedia, tanto per dare un'idea del progetto, codificando opportunamente un monumento, si poteva, tramite un qualsiasi dispositivi in mobilità, poter accedere a tutte le informazioni sul monumento stesso. In progetto in se, allo stato, è fermo da qualche tempo, ma svariati altri soggetti in tutto il mondo, continuano a portare avanti l'idea.
Infine, bisogna prendere atto che in Europa e negli Stati Uniti la diffusione dei QR Code è stata abbastanza lenta, ma dalla fine degli anni 2000, la maggiore diffusione è stata favorita dallo sviluppo del mercato degli smartphone e quindi la tecnologia dei " Codici a Risposta Rapida" ha acquistato anche in Italia una maggiore notorietà. Sono infatti molte le applicazioni gratuite, specializzate nell'acquisizione dei QR Code, distribuite sia dall'Android Market, che dall'App Store o da altri siti web e sono molti i siti web che offrono, gratuitamente, l'opportunità di generare i codici, in molti casi persino a colori.
Se nel corso degli anni 2000 con l'avvento dalle etichette RFID, una parte delle funzionalità d'uso industriali o commerciali, sono passate a tutto vantaggio di queste ultime è però vero che il connubio tra QR Code e web è probabilmente solo all'inizio, grazie alla facilità d'utilizzo e alla quantità di informazioni che questo mezzo può immagazzinare.
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