Comunicazione Digitale & Informazione

Creato il 13 febbraio 2012 da Pedroelrey

E’ ampiamente risaputa la situazione di difficoltà economica che attualmente vivono la maggior parte delle imprese dedicate all’informazione.  La necessità di recupero delle revenues, gli appetiti per gli introiti pubblicitari, parrebbero frustrati, almeno in buona parte, dalle carenze con le quali le imprese del comparto gestiscono la comunicazione digitale sui loro siti web.

E’ questo quanto emerge in buona sostanza dallo studio “Digital Advertising and News” pubblicato stamani da Pew Research Center Project for Excellence in Journalism.

La ricerca ha analizzato 22 siti di organizzazioni editoriali diverse, dai quotidiani ai broadcaster passando per magazines e aggregatori, esaminando 5.300 annunci pubblicitari pubblicati a fine gennaio di quest’anno e giungendo alla conclusione che nella maggior parte dei casi non hanno la stessa attrattività per gli investitori pubblicitari rispetto ad altre piattaforme, ad altri contenitori.

Dai risultati emerge come fondamentalmente vi siano delle carenze legate ad un inadeguato utilizzo delle tecniche e tecnologie attualmente disponibili che nella maggior parte dei casi non personalizzano la comunicazione pubblicitaria sulla base delle preferenze, dei comportamenti dell’utente. Una carenza di personalizzazione che si traduce evidentemente in minor efficacia e dunque in minor appeal per gli investitori pubblicitari.

Dopo anni di dibattito ed approfondimenti sulle possibili modalità di recupero contributivo da parte delle aziende del comparto editoriale verificare quale sia di fatto ancora oggi, anche per testate prestigiose e qualificate, il gap culturale e l’arretratezza gestionale è davvero strabiliante.


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