comunicazione reale, comunicazione virtuale

Creato il 21 ottobre 2011 da Viadellebelledonne

Tavola Rotonda

comunicazione virtuale, comunicazione reale

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Libreria Libra PoEtica

sabato 22 ottobre  dalle 17.00 – 19.00

Moderatore: Daniele Macheda (Rainews24)

Relatori: Francesco Colia (Filosofipercaso La Rivista)

Viviana Scarinci (Associazione PoEtica)

Monica Maggi (La Libreria Libra)

di Francesco Colia

È l’epoca in cui l’informazione riesce a penetrare con forza in ogni casa, i social network (facebook e twitter in testa) e il web in generale sono un propulsore inaspettato di notizie, idee, movimenti e tutto ciò fino a un decennio fa era impensabile. Confrontarsi su questi nuovi “strumenti” non è semplice e la domanda ricorrente è: il mondo virtuale rispecchia il mondo reale? È davvero così o semplicemente siamo impreparati a queste nuove tecnologie? Accade non di rado di amplificare situazioni che nella loro intima essenza sono chiare e non hanno bisogno di parole ulteriori. La comunicazione è il tratto fondamentale dell’uomo, ciò che lo distingue in modo netto da ogni creatura. Tuttavia, si potrebbe obiettare su questa affermazione perché anche le altre forme di vita presenti sulla terra utilizzano un “linguaggio” comunicativo, ma non dobbiamo farci ingannare dalla nostra sensibilità. La comunicazione nell’uomo avviene in un sistema evolutivo complesso che non ha pari con nessun essere vivente. Ora, perché la comunicazione virtuale assume un aspetto diverso da quello reale e nel caso di Filosofi per Caso, con quello cartaceo? La risposta più immediata e scontata è: “la vita reale è fatta di carne, sguardi, gesti, emozioni, tatto cose non paragonabili ad uno schermo o ad una pagina web”. Ciononostante anche la comunicazione virtuale suscita emozioni e stimoli che non possono essere trascurati. La recente primavera araba, i numerosi blog di poesia, di scrittura o di dissidenza verso i governi “autoritari” dimostrano come lo spazio virtuale sia un’insalatiera in continuo fermento. Il mondo virtuale ha preso a pieno titolo un ruolo determinante nella civiltà occidentale; tra smartphone, tablet PC e altri sofisticati sistemi di navigazione riusciamo ad essere sempre connessi al nostro spazio web. Eppure la costante “presenza” e la grandissima quantità d’informazioni nelle pagine virtuali non fa che accrescere un paradossale senso di sfiducia e poca concretezza nell’idea stessa di condivisione. Tutto può essere “cancellato” con un semplice tasto, si possono cambiare, inventare profili, si può chiudere ogni cosa e passare oltre. Se la comunicazione virtuale non viene accompagnata da un’azione e una dedizione reale ogni cosa può assumere un sapore amaro. Nella “rete” siamo costretti ad essere sintetici, veloci e recettivi; tutto deve colpire e catturare la nostra attenzione senza troppo sforzo. Facciamo acquisti on-line, consultiamo centinaia di pagine al giorno e abbiamo la tendenza a nasconderci costruendo fantasiosi mondi onirici. La comunicazione deve sempre essere accompagnata al movimento perché ciò che è statico subisce costantemente il fascino dell’inganno. Davvero sappiamo cosa significa comunicare nello spazio virtuale? La rivista è nata per ricordare a noi stessi che esistiamo e abbiamo cura delle nostre idee e delle persone che si appassionano al nostro progetto. La rivista cartacea è qui per ricordare a tutti che ci possiamo fermare un attimo e leggere tra le mani e con le mani idee nate in uno spazio virtuale ma fatte di persone con un corpo e un’anima.

La rivista filosofi per caso

Il percorso per arrivare alla rivista Filosofi per Caso ha inizio con il blog omonimo nel 2008. Il progetto nasce dal desiderio di condividere in uno spazio nuovo e stimolante idee, pensieri ed emozioni. La parola caso è volta a far capire che l’amore per il sapere non è qualcosa di costruito nell’accademie delle “scienze”, per essere trattato solo in un determinato ambito; ciò che anima filosofi e lo spirito umano in generale è la possibilità di poter esprimere liberamente ciò che si è, senza pregiudizi o etichette preconfezionate. Siamo fortemente convinti che il confronto e il dialogo siano fondamentali per un pensiero costruttivo in grado di riportare al centro del pensiero la riflessione vera, quella troppo spesso assopita da una realtà disgregante e ubriacante. Il progetto successivamente si è aperto a facebook nel 2009, con un pagina specifica, per culminare all’inizio di quest’anno alla rivista. Ecco allora la domanda: perché avete deciso di andare controtendenza e passare da uno spazio virtuale ed economicamente più vantaggioso ad uno cartaceo? Noi riteniamo che la comunicazione virtuale per quanto potenzialmente aggregante abbia una fragilità affettiva che difficilmente può essere colmata. Nello spazio web le emozioni e le idee possono vivere di una forte componente emotiva, accattivante per certi versi ma il lato umano, quello che distingue un’idea da un’azione è fatto di carne, di una fisicità sconfinata. La rivista con linguaggi diversi (racconto, saggio, poesia, fotografia, cinema, pittura etc.) si propone al lettore con una veste concreta, convinta di poter offrire uno sguardo interessante, una prospettiva attenta e sempre fedele al confronto. La rivista ad ogni numero segue un percorso tematico (per il numero uno era la curiosità, per il due lo straniero) articolato in sei rubriche: Insight, Revolutionary Road, Koiné, CineSofia, PoieticArs e Zoom. Insight, con uno stile simile al blog, è aperta a 360° alle proposte dei collaboratori. È uno spazio creativo dove è possibile esprimere il proprio io in qualunque forma. Revolutionary Road cerca di focalizzare il pensiero ed anche l’agire pratico di un filosofo (o un’artista in generale) sul tema da noi trattato. Solitamente la forma utilizzata è il saggio. Koiné si interessa del tema scelto attraverso esempi concreti di vita. La rubrica è animata dalla testimonianza dei singoli o del gruppo come comunità del mondo. CineSofia è l’incontro tra l’arte del cinema e la riflessione filosofica. Non si tratta di una recensione cinematografica ma di un viaggio riflessivo, il tutto condito dai dialoghi del film. PoieticArs è una rubrica dedicata all’arte; si spazia dalla pittura alla scultura, architettura, poesia, fumetto, teatro, etc. Siamo giunti all’ultima rubrica della rivista: Zoom è un primo piano su un’opera d’interesse letterario pertinente al tema. La rivista Filosofi per caso viene distribuita sotto forma di abbonamento ogni tre mesi ed è stata registrata presso il Tribunale di Messina a febbraio 2011.



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