Sabato 25 ottobre, al Doppio Teatro di Roma, è andato in scena Comunque, uno spettacolo originale e divertente, interpretato dall’autrice, attrice e regista Giorgia Mazzucato.
Il lavoro che viene fuori dalla rielaborazione, è la storia di Desirè (interpretata da Giorgia Mazzucato), una ladra inusuale, unico personaggio in scena per tutta la durata dello spettacolo.
Vestita in modo bizzarro e senza un criterio estetico ben definito, Desirè, in realtà, è il pretesto per la creazione di un mondo in cui vera protagonista della scena è la parola.
In Comunque, infatti, trionfa l’uso intelligente della parola: le connessioni e gli intrecci verbali, creano, attraverso un uso labirintico del linguaggio, immagini, invenzioni e racconti senza apparente significato, che nascondono in realtà una profondità concettuale e uno spessore
Giorgia Mazzucato, nei panni dell’eccentrica Desirè, arriva a sorprendere il pubblico su molteplici livelli: giocando sul senso e sulle assonanze di concetti, l’attrice riesce a tenere lo spettatore incollato alla sedia rendendolo “schiavo” mentalmente dell’orizzonte logico,”illogico” e filosofico che verrà a crearsi di lì a poco.
Il messaggio che arriva al pubblico è in realtà più trasversale: oltre al complesso e sorprendente gioco di parole, Comunque consegna al pubblico l’immagine di uno spettacolo frutto del riflesso di un pensiero dinamico, un lavoro pensato e costruito, e non una messinscena preconfezionata per strappare qualche risata, o per distrarre il pubblico anestetizzandolo con facili banalità senza spessore.
Come bilanciamento alla complessità concettuale, capace di dare vita ad uno spettacolo ricco di ambiguità linguistiche e di
Nel flusso vertiginoso di parole che trascinano il pubblico verso il finale, ci si perde, travolti dal senso più profondo dello spettacolo e dalle istrioniche capacità dell’attrice (comunicative, espressive, tecniche).
Comunque, sarà replicato giovedì 30 ottobre 2014 presso Piccolo Teatro Don Bosco a Padova ed il 5, 6, 7 marzo 2015 all’ Accento Teatro di Roma (zona Testaccio).
Written by Sarah Mataloni
Foto di scena di Maria Beatrice Alonzi
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