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Ma Renzi dimentica che egli stesso è parte integrante di quell’apparato, che è quell’apparato che l’ha messo dov’è, che è grazie a quell’apparato che ora Renzi può andare in televisione e dire cosa pensa a milioni di Italiani. L’idea che dà il giovane (ma non così giovane) Sindaco di Firenze è più quella di un astuto esponente di partito che, non avendo la forza politica di portare avanti la propria battaglia all’interno dello stesso per tramite delle strutture, anche se contestabili, che pure esistono, sfrutta la mediaticità indiscutibile del messaggio di pseudo-rinnovamento che propone per condurre una battaglia politica extra-partito in barba alle regole e alle opportunità.
In buona sostanza Renzi sta facendo il gioco di Berlusconi in quanto, col suo operato, sta indebolendo la già traballante credibilità del PD. Avrei molto apprezzato una battaglia sugli stessi principi condotta all’interno del Partito, magari con una mozione da presentare in Assemblea o addirittura con una richiesta di Congresso. Renzi invece preferisce la telecamera e spara sul suo segretario con più sdegno di quanto spari addosso a Berlusconi. Se il futuro del PD è in mano a gente con questo senso di responsabilità francamente non so se preferire il vecchio Bersani. O forse è meglio non preferirli entrambi.
Luca Craia