E' con colpevole ritardo che, ieri, ho visto "Shadow" di Federico Zampaglione. Purtroppo, a causa la solita insensata distribuzione italiana non ero riuscito a beccarlo al cinema. Nei pochi giorni in cui era rimasto nelle sale, non mi trovavo a Roma e in provincia, dove vivo, non è mai arrivato, così mi sono dovuto accontentare di vederlo in DVD.Beh, devo dire che mi è piaciuto. I difetti presenti soprattutto nella sceneggiatura, sono molti meno rispetto agli innumerevoli meriti. Ci sono alcuni momenti in cui il film gira un po' a vuoto - tipo la morte dei due cacciatori - a cui, però, fanno da contraltare: una bellissima fotografia, un'impressionante colonna sonora, molte scene che fanno veramente paura, una regia che non ti aspetti - la passione di chi ci ha lavorato e la conoscenza che Zampaglione ha del genere trasuda da ogni singolo fotogramma e la parte nei boschi è di altissimo livello - e un cattivo davvero spaventoso e spettacolare.Il film inizia come "Un tranquillo weekend di paura", prosegue come "Hostel" e finisce come... beh, questo non ve lo posso proprio dire.Malgrado questo apparente patchwork, Zampaglione riesce a trovare una sua cifra stilistica e porta a compimento, tramite un finale non improvvisato, un discorso interessante sulla guerra e sulla violenza. Dico "finale non improvvisato" perché, contrariamente a quanto scritto da molti recensori, gli indizi per arrivare alla verità ci sono tutti e sono sistemati con cura nel corso del film: funziona, quindi chi se ne frega se ricorda da vicino quello di un altro film?Insomma, era da molto tempo che non mi capitava di assistere a un film horror italiano di questo livello: non so se questo sia segno di qualcosa oppure se - visti i risultati al botteghino interamente imputabili alla distribuzione - sia solo una meteora. L'unica cosa certa è che ieri, da appassionato e maniaco del genere, mi sono proprio divertito.
E' con colpevole ritardo che, ieri, ho visto "Shadow" di Federico Zampaglione. Purtroppo, a causa la solita insensata distribuzione italiana non ero riuscito a beccarlo al cinema. Nei pochi giorni in cui era rimasto nelle sale, non mi trovavo a Roma e in provincia, dove vivo, non è mai arrivato, così mi sono dovuto accontentare di vederlo in DVD.Beh, devo dire che mi è piaciuto. I difetti presenti soprattutto nella sceneggiatura, sono molti meno rispetto agli innumerevoli meriti. Ci sono alcuni momenti in cui il film gira un po' a vuoto - tipo la morte dei due cacciatori - a cui, però, fanno da contraltare: una bellissima fotografia, un'impressionante colonna sonora, molte scene che fanno veramente paura, una regia che non ti aspetti - la passione di chi ci ha lavorato e la conoscenza che Zampaglione ha del genere trasuda da ogni singolo fotogramma e la parte nei boschi è di altissimo livello - e un cattivo davvero spaventoso e spettacolare.Il film inizia come "Un tranquillo weekend di paura", prosegue come "Hostel" e finisce come... beh, questo non ve lo posso proprio dire.Malgrado questo apparente patchwork, Zampaglione riesce a trovare una sua cifra stilistica e porta a compimento, tramite un finale non improvvisato, un discorso interessante sulla guerra e sulla violenza. Dico "finale non improvvisato" perché, contrariamente a quanto scritto da molti recensori, gli indizi per arrivare alla verità ci sono tutti e sono sistemati con cura nel corso del film: funziona, quindi chi se ne frega se ricorda da vicino quello di un altro film?Insomma, era da molto tempo che non mi capitava di assistere a un film horror italiano di questo livello: non so se questo sia segno di qualcosa oppure se - visti i risultati al botteghino interamente imputabili alla distribuzione - sia solo una meteora. L'unica cosa certa è che ieri, da appassionato e maniaco del genere, mi sono proprio divertito.
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