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La nuova (non) serie mensile edita da Sergio Bonelli Editore non avrà una testata, né un titolo. Non avrà autori fissi, se non per brevi archi narrativi. Non potrà essere definita, quindi, una collana vera e propria, ma ha una data di pubblicazione: Marzo 2015.
Mi rendo conto di essere stato un po' criptico, decisamente poco chiaro. Quindi faccio un passo indietro a ricomincio daccapo. A marzo 2015 farà il suo esordio la prima delle miniserie edite da Sergio Bonelli Editore. Non si tratterà di una vera e propria collana regolare, anche se le miniserie usciranno l'una dopo l'altra alternandosi e costituendo di fatto una vera e propria collana mensile. Le Miniserie Bonelli, per semplicità le definirò così, si differenzieranno da quelle precedenti (mi riferisco a maxiserie come Brad Barron, Volto Nascosto, Demian, Cassidy, Greystorm ecc...) per il numero limitato di episodi (si tratterà di storie suddivise in tre, quattro o cinque parti), divenendo di fatto una vera e propria antologia di storie brevi, più in sintonia con la politica editoriale dei Romanzi a Fumetti Bonelli che con le serie di cui parlavo poc'anzi.
A segnare l'esordio di questa nuova (seppur atipica) collana, sarà la miniserie intitolata Coney Island, miniserie di 292 pagine (pare originariamente destinata a essere ospitata, proprio come tutte le altre miniserie in programmazione, su uno dei Romanzi) che si potrebbe ascrivere, stando alla definizione fornita sulla sua pagina Facebook dal creatore Gianfranco Manfredi, al genere "gangster con complicazioni paranormali". A occuparsi della parte grafica di Coney Island sarà l'affiatata coppia artistica composta da Bruno Ramella e Giuseppe Barbati.
una tavola tratta da Coney Island
A seguire, ma non necessariamente nell'ordine che vi proporrò, arriveranno poi Havana (di Michele Masiero e Orestes Suarez), Hellnoir (di Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri), Cheyenne (di Masiero e Fabio Valdambrini), La bestia (di Bruno Enna e Luigi Siniscalchi), Batiza (di Paola Barbato, Davide Furnò e Paolo Amitano) e Tropical Blues (di cui per ora si sa solo il nome dello scrittore, Luigi Mignacco).