Durante la fase di sonno è attivo un processo fisiologico che coinvolge l’interazione di componenti del sistema nervoso centrale ed autonomo. La conclusione di questo processo è che possiamo rivivire nei nostri sogni emozioni o sensazioni vissute nella realtà del presente e rielaborarle a livello psichico.
Un gruppo di ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine ha voluto approfondire il potenziale curativo della fase del sonno legando lo stato di riposo notturno alle paure dovute ad un evento traumatico. Lo studio condotto dalla dottoressa Katherina Hauner e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Neuroscience ha dimostrato come poter diminuire la paura associata ad un trauma mediante la somministrazione di un segnale (esempio un odore) durante il sonno. I ricercatori hanno indotto paure in 15 volontari; la fobia è stata associata a fotografie di volti inducendo una lieve scossa ai partecipanti mentre le osservavano. La considerazione è che se so che, quando vedo un certo volto, ricevo una scossa, istintivamente prenderò ad aver paura di quel volto. A ciascuna immagine è stata, inoltre, associato anche un odore specifico. La ricerca è proseguita nella fase di sonno durante la quale i ricercatori hanno esposto i soggetti all’odore associato. Al risveglio, i volontari mostravano meno paura nei confronti dei visi che corrispondevano agli odori inalati inconsapevolmente durante il sonno dimostrando come una terapia olfattiva durante il sonno aiuta a ridurre la paura scatenata dall’immagine.
- Ricerca di: Northwestern University Feinberg School of Medicine
- Pubblicata su: Nature Neuroscience
- Conclusione: I ricordi di paura possono essere curati nella fase di sonno