La frolla, quanti modi ci sono di prepararla? Tantissime! Senza contare che in molti comprano quella già bella e fatta, tanto comoda da usare.
Anche se a me piace fare tutto sin dall'inizio, dalla scelta delle materie prime.
Mi ha sempre soddisfatto la frolla che preparava mia madre, buonissima!
Ma, in genere, si cerca di spaziare e provare nuovi tipi e modi di fare di qualsiasi cosa.
Non molto tempo fa, nel web, mi sono imbattuta nel sito del libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", memorabile opera del grande Pellegrino Artusi.
Visto che c'era la possibilità di scaricare, gratuitamente, questo meraviglioso libro, l'ho fatto con gioia.
Da quel momento, la frolla che preferisco fare è la 589 Pasta Frolla, RICETTA A, B e C contenute in questo bellissimo libro a pagina 166.
In genere, per una crostata, faccio mezza porzione della Pasta Frolla RICETTA B, ed uso una teglia quadrata da 18 cm di lato.
Le dosi del libro (le dosi usate da me)
Farina, grammi 250 (125 gr)
Burro, grammi 125 (burro non salato 60 gr)
Zucchero bianco, grammi 110 (zucchero vanigliato 55 gr)
Uova intere, n.1 ed un tuorlo (1 uovo intero non molto grande)
Odore di scorza di arancio (aroma arancia home made)
Frullare finemente lo zucchero (consiglia di usare zucchero a velo) e mescolare alla farina, unire il burro a tocchetti e sbriciolare il tutto con le mani. Aggiungere l'uovo e l'aroma arancia e, aiutandosi con una spatola, amalgamare lo stretto indispensabile. Chiudere l'impasto in pellicola per alimenti e tenerlo in frigo (Artusi dice che si può tranquillamente preparare la frolla il giorno prima e tenerla in fresco) E' possibile anche congelarla, quando la si vuole usare basterà farla scongelare a temperatura ambiente.
Con questa frolla faccio spesso questa crostata con marmellata di yuzu (bergamotto giapponese), profumatissima.
Stendere la frolla e foderare la teglia ricoperta da carta forno (per evitare di imburrare la teglia), lasciando un piccolo bordo più cicciottello ai bordi, bucherellare il fondo con i rebbi della forchetta.
Spalmare la quantità gradita di marmellata e cuocere in forno pre-riscaldato a 200°C per 20~25 minuti, fino a doratura.
Sformarla quando si raffredda e trasferirla su una grata.
*E' buonissima calda, tiepida, ma anche dopo alcuni giorni. Basterà tenerla chiusa in una scatola di latta, tagliata in porzioni e avvolta in pellicola per alimenti
*Ho anche congelato queste porzioni, è stato sufficiente tenerle 1 ora fuori dal freezer per farle diventare come appena sfornate.
N.B. Se la marmellata è quella industriale, scegliere un tipo con bassa quantità di zuccheri, dal 38% al 40%. Oltre questa percentuale, in fase di cottura la marmellata può rovinarsi con l'alta temperatura.