Sono in ritardo, ma ero in anticipo. Che vi devo dire. Che si faceva fatica a scrivere un passaggio così:
Il ricordo di Cossiga alla guida del Viminale è invece perlopiù legato agli scontri tra forze dell’ordine e studenti, a Bologna, nel marzo del 1977: morirono due studenti, e la protesta studentesca additò le responsabilità al Ministro, storpiando il suo nome, con una kappa iniziale ed usando la doppiaesse delle SS naziste. Nell’ottobre 2008, nel pieno di una nuova contestazione studentesca, Cossiga, intervistato dal Resto del Carlino, suggerì al premier Berlusconi di comportarsi come fece lui nei confronti degli universitari: “Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine emettano a ferro e fuoco la città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri, nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano”. Nel pensiero del Ministro, i legami tra movimento terroristico e mondo universitario erano solidi.